Il pragmatismo nudo e crudo di mister Bisoli fa rammaricare ancora di più per un Avellino qualitativamente valido ma, appunto, poco equilibrato. Il mister perugino è contento e raggiante: ” Penso che la condizione fisica è determinante. Ci vuole pure qualità, noi oggi abbiamo giocato sempre palla a terra. Abbiamo prodotto un calcio ragionato, i nostri terzini e mezzale giocavano con i centrali dell’Avellino. Ho detto a Fabinho, giochi mezz’ora e ti tolgo. Così è stato, ha dato il suo contributo anche se non era al meglio”. Di Carmine e Parigini sono stati i marcatori del colpo gobbo al Partenio Lombardi: ” Di Carmine ha masticato amaro, ma il suo momento era arrivato. Parigini non ha fatto il ritiro con noi. Ha capito che bisognava essere concreti. Il calcio è concretezza, sacrificio fisico, sudore, l’estetica non serve”.
Le prospettive e un cenno all’Avellino: ” La classifica non la guardo, ci vuole equilibrio, niente foga. Questo risultato non butta a terra i nostri avversari come non deve esaltare noi. Il campionato è lungo, i 4 gol che abbiamo dato al Brescia potevano far sembrare i lombardi in disarmo e invece oggi hanno dato 4 “pappine” al Cagliari. L’Avellino dalla cintola in su è da grandi traguardi. Non è facile se in difesa ti mancano i giocatori, non trovi mai l’equilibrio. Io sono contento se vinco 1-0, mi incazzo se vinco 4-2. Con l’equilibrio difensivo puoi anche non vincere ma almeno rimani fuori dalla melma”.
Poi Bisoli va via affermando che tra lui e l’Avellino non c’è stato mai nessun contatto in questi anni.