di Lucio Ianniciello
Alfageme arriva ad Avellino con molto entusiasmo, è stato presentato questa sera, c’erano il Presidente Mauriello e il direttore sportivo Carlo Musa. Add introdurlo il primo: “Bucaro potrà avere un altro elemento. L’obiettivo è migliorare il collettivo ed offrire alternative al mister. C’è l’impegno da parte sua, si è calato nella D, consapevole di far parte di una grande squadra”. Come il Presidente, anche Musa ringrazia la proprietà e poi aggiunge: “E’ un giocatore importante che si unisce agli altri altrettanto importanti di cui già disponiamo”. Parola al protagonista: “Se ne parlava già, non ho mai considerato la categoria, i compagni D’Angelo e Castaldo mi hanno parlato benissimo di Avellino. Qui c’è una grande organizzazione, mi sono sentito con De Vena. Della Campania mi sono innamorato, sono stato bene sia a Caserta che a Benevento. All’offerta dell’Avellino non potevo dire di no. Sono molto contento di essere qua”. Non solo D’Angelo e Castaldo, anche Zito ha consigliato all’argentino una piazza come Avellino. Obiettivi e recenti trascorsi: “Gli ultimi 5 mesi a Caserta sono stati difficili, ora sono in un gruppo molto importante. Ho guardato l’ultima partita dei lupi. Perchè non sognare? Sono venuto per dare una mano”.
Poi si va sulla questione Partenio Lombardi, per qualche disguido si è messa a rischio la partita di domani. Oggetto del contendere una fideiussione, al momento non ritenuta necessaria dalla Calcio Avellino. Mauriello, avvocato, spiega: “Giocheremo regolarmente domani, pagheremo il canone di dicembre in questa settimana. Abbiamo ricevuto un pignoramento del canone di novembre da un legale creditore del Comune. Dal punto di vista societario De Cesare non ha partecipato alle riunioni presso l’ente di Piazza del Popolo. Rispetteremo una convenzione che tra l’altro non è stata oggetto di nostra trattazione. Da parte della Calcio Avellino non c’è nessun problema se si paga mensilmente, non vedo la necessità di una fideiussione. A breve vorremo un tavolo tecnico per potere discutere dello stadio. Ripeto, non si può puntare il dito contro De Cesare. Nelle more saremo di nuovo in Comune per parlare nella normale dialettica”.
Si ritorna sul fatto tecnico, Alfageme tranquillizza tutti: “Dal 12 dicembre, gara contro il Siracusa, non gioco e il problema fisico l’ho smaltito. Sto bene. Non ho mai mollato, ho voglia e grinta, posso fare il quinto o il terzo di destra. La base di questa squadra è forte”. Interviene Musa: “C’è un accordo per l’anno prossimo. E’ stato difficile a livello di burocrazia”. La Serie D è un dettaglio per Alfageme: “Certi campi di Lega Pro non sono diversi da questi. Nel calcio moderno bisogna correre. Quando giochi per vincere è bello. L’anno scorso l’Avellino era in B, spero ci ritorni”. Racconta anche un aneddoto: “Lo stesso capo ultras della Casertana mi ha riferito che ad Avellino è un’altra storia. Lo so che è una tifoseria speciale. Non mi era mai capitato di essere dinanzi a tutta questa stampa”. L’Avellino ha accorciato dalla vetta che ora dista 5 punti, unico pensiero in questo campionato di Serie D: “Ho visto la classifica, vincere è sempre difficile a prescindere dalla categoria. Sembrava che a Caserta dovessimo ammazzare il campionato. Io dico sempre che a pari livello di atletismo e corsa viene fuori la qualità, altrimenti soccombi. Conosco dei ragazzi che giocano qui, alcuni da avversari. Ce la possiamo fare”.
Mauriello ne approfitta anche per lodare l’operato di Musa: “Gli faccio i complimenti. Arrivare in una piazza del genere dopo un’estate del genere non era facile. Ha dimostrato le sue qualità ed è andato oltre le critiche che gli sono piovute addosso”. Si ricorda all’argentino il blasone di un club come l’Avellino ma il Presidente è perentorio: “A me piacciono i giocatori che scrivono la storia”. Il mercato sarebbe ancora da completare, Musa lo sa: “Ho avuto attestati di stima da tutti. Le critiche fanno parte del gioco. Cerco un 2000, vedremo se ci capita qualcosa”. Alfageme si è allenato già oggi, ecco le sue impressioni: “La squadra ha personalità, per vincere non ci si deve mai sentir forti. Ho visto i ragazzi allenarsi con professionalità agli ordini del mister, non fiatavano. E’ così che si fa un gruppo. Ho parlato con Bucaro, gli ho detto che sono felice. Da me non riceverà nessuna cosa fuori luogo. Sforzini mi ha fatto vedere la struttura, tutto molto organizzato, c’ è qualsiasi cosa per fare bene”. Un’ultima battuta sulla sua posizione preferita in campo, premettendo che si caratterizza per duttilità: “Davanti mi piace ogni ruolo, a sinistra soprattutto”.