Dopo 48 ore di duro lavoro tra campo e palestra insieme ai suoi compagni, Tommaso Carbonelli ha raccontato la settimana dei lupi in una conferenza stampa che si è collocata a metà strada tra l’affermazione interna contro la Vis Artena e l’ appuntamento in trasferta ad Ostia. “Siamo consapevoli di aver fatto una buona partita casalinga, molto importante per il nostro morale – ha dichiarato Carbonelli – così come sappiamo che dobbiamo assolutamente invertire il nostro ruolino di marcia in trasferta. Da questo punto di vista, affrontare un impegno esterno come quello di Ostia è un ottimo banco di prova per tutta la squadra”
Carbonelli, classe 2000, va a comporre con il coetaneo Fabiano Parisi una possibile catena di sinistra per i biancoverdi, tanto giovane quanto determinata. “Con Fabiano mi trovo benissimo – ha ammesso – anche lui come me si impegna molto ed entrambi possiamo adattarci a ricoprire più ruoli sulla fascia. Io nasco come mezz’ala ma non ho assolutamente problemi a giocare esterno. In ogni caso, sarò dove il mister preferisce, il mio lavoro è quello di farmi trovare pronto e dare sempre il massimo”.
Il numero 16 dei lupi conosceva già l’ambiente: “sono due anni che lavoro qui ad Avellino, una piazza fantastica ed una città bellissima. Ora in serie D è cominciata una nuova avventura, che per me è un sogno ma anche un impegno importante che ricordo a me stesso ogni volta che vedo i nostri tifosi in casa e fuori. Giocare qui mi ha insegnato a fare la guerra quando scendo in campo, in un’altra piazza magari non sarebbe così. Le parole del mister su noi under? Lo apprezziamo perchè ci dice le cose in faccia, devono essere per noi uno stimolo a fare sempre meglio”.
L’appuntamento è ora domenica, alle 14.30, sul campo di Ostia: “ci mancano i punti persi in trasferta. Abbiamo sofferto molto anche i terreni di gioco differenti dal nostro, che rappresenta un vantaggio non solo sotto il profilo ambientale. Di fronte – ha concluso Carbonelli – abbiamo trovato squadre che contro di noi sono ancora più motivate proprio per il nome che portiamo addosso, questo ci deve obbligare a dare sempre il 200%”.