di Lucio Ianniciello
Vigilia del recupero contro l’Aprilia, questo pomeriggio ha parlato il ds Musa dopo un silenzio piuttosto prolungato. Tanti i temi trattati, cosi’ ha esordito: “Domani ritorneremo nella nostra casa, mi auguro ci siano tanti tifosi per spronarci alla rincorsa. Ci saranno due partite ravvicinate contro avversari in lotta per i loro obiettivi”. Gli espulsi dell’Aprilia, Montella e Lapenna, sconteranno la squalifica solo domenica prossima contro il Lanusei, non una bella notizia per i lupi: “Non possiamo che accettare il regolamento, ne abbiamo beneficiato anche noi contro il Budoni. L’Aprilia andrà a Lanusei senza giocatori importanti”. Un match, quello di domani, che e’ stato rinviato due volte, causa l’impiego di Lapenna al Viareggio Cup: “Cassino e Lanusei, pur con propri giocatori nella Rappresentativa Serie D, hanno giocato. La Federazione ha rinviato d’ufficio Avellino – Aprilia al 27, noi avevamo organizzato dei lavori al Partenio e non potevamo differire la data”.
Si parla anche di mercato, Tribuzzi ha gli occhi addosso: “Non mi risulta che Tribuzzi sia stato già acquistato da un altro club, e’ concentrato sull’Avellino. A fine stagione si decidera’”. Ne approfitta per chiarire un particolare: “In D ci sono accordi annuali, non e’ semplice avere la proprietà del cartellino. Il modulo 108 permette il tesseramento solo per un anno”. Per i lupi e’ molto arduo scalzare il Lanusei dalla prima piazza: ” I sardi stanno meritando, se segnano sempre dopo il 90′ vuol dire che gira anche bene. Ormai la zona Cesarini e’ diventata zona Lanusei. Sono episodi. Io ci credo, ci sono 7 gare, per loro 6. Abbiamo un calendario simile, ci sono ancora squadre in lotta. Può succedere di tutto”. Domenica scorsa la capolista in campo alle 15 contro il Castiadas, mentre gli irpini alle 14,30: “Non penso che la concomitanza sia un vantaggio. Il Castiadas gioca per la salvezza. Noi pensiamo al nostro orario, le ultime tre gare saranno in contemporanea. Questa e’ la D”.
Si cerca di ricavare qualcosa del futuro prossimo di Musa: “Ho un contratto che mi scade il 30 giugno, non ho ancora parlato di quello che sarà. Con De Cesare ci sentiamo spessissimo, non ha accennato al futuro. Dice di fare i conti alla fine, ci sta tenendo sul pezzo”. Giovanissimo il ds, classe 90, non facile una piazza come Avellino: “Penso che un dirigente debba girare per la società e per se stesso. Ho assistito a dei match al Viareggio Cup, in D, in Lega Pro. E’ importante il bagaglio personale, che spero di sfruttare per l’Avellino. Vedremo se si potrà continuare insieme”. I lupi stanno macinando punti nel girone di ritorno, il Lanusei però non si ferma: “Abbiamo recuperato sul Trastevere, il Lanusei ha un ruolino importante. Ho un rimpianto sulle gare di Colleferro contro l’Anagni e Cassino”. Musa spiega il caso Alfageme, prima non tesserato, poi con il ricorso si e’ tutto sistemato: “La sentenza e’ chiara, nell’art. 6 non si fa distinzione tra italiani e stranieri ma si parla di giocatori che vengono dal professionismo. Ragion per cui non si applica l’articolo 7 come ha ritenuto di fare la LND. Potevamo fare giocare il ragazzo contro l’Anagni e a Cassino, la Commissione ha dichiarato che e’ tesserato dal 21 gennaio. Ci ha dato ragione in quanto si parla di giocatori provenienti dal professionismo”. L’Avellino non e’ stato finora molto fortunato con gli arbitri: “Forse quando c’è l’Avellino si e’ un po’ condizionati ma non c’è nessuna congiura. Il rigore su Alfageme contro la Vis Artena era chiaro. Non voglio fare polemica, tutti possono sbagliare”. Un avellinese ai vertici dirigenziali come Cosimo Sibilia non distrae Musa: “Non ci condiziona”.