di Lucio Ianniciello
Dopo la pausa natalizia, quattro giorni di relax, l’Avellino si ritrovera’ domani al Partenio Lombardi al ritmo di doppie sedute. Il 31 dicembre, prima del breve rompete le righe di Capodanno, ci sara’ una sgambata con la Vallatese, team altirpino militante in Prima Categoria. Il campionato riprendera’ il giorno dell’Epifania, ospite in Irpinia sara’ il Ladispoli, un avversario che obiettivamente non fa paura.
L’Avellino se vuole vincere il suo girone ha bisogno di rinforzi. Il Lanusei capolista dista 7 lunghezze, il Trastevere, secondo, dovra’ recuperare il match con il Città di Anagni il 30 dicembre. In ogni caso non si potrà mettere la freccia sui sardi. Il team irpino e’ sopravanzato anche dal Sassari Latte Dolce ed e’ a pari merito con Albalonga, avversario il 13 gennaio nella seconda di ritorno e Monterosi a 34 punti. Ragion per cui dopo il giro di boa del 23 dicembre non si potrà più sbagliare e si dovranno macinare punti se nel mirino c’è la prima piazza. E’ chiaro che il direttore Musa deve essere molto attivo, al suo fianco si parla anche dell’arrivo di un uomo d’esperienza, una sorta di general manager. I ruoli da attenzionare al momento sono un portiere under, una punta e un terzino destro. In pole per difendere la porta avellinese c’è Vitali della Ternana, in seconda battuta Rollandi della Carrarese e Zivkovic della Casertana. Bucaro e’ intenzionato a sfruttare uno dei quattro under proprio tra i pali, quindi si tratta di una priorità vista la squalifica di Pizzella fino al 31 gennaio e la non completa affidabilita’ del ragazzo. Sulla corsia di destra si pensa a Panico del Potenza, non facile come obiettivo. Per rinforzare l’ artiglieria pesante in attacco, il nome caldo e’ quello di Nole’ in forza ad una Pro Piacenza sull’orlo del baratro. Grande esperienza per la punta, molte partite con la Ternana. La suggestione però e’ anche a centrocampo con l’ex Lazio Ledesma, amico di Musa.
Intanto oggi al Partenio Lombardi e’ apparso uno striscione: “Rivogliamo il capitano a casa”, chiaro riferimento ad Angelo D’Angelo, punto fermo dell’era Taccone. Con le vicissitudini estive che hanno fatto piombare l’Avellino dalla B alla D, il ragazzo di Ascea si e’ trasferito a Caserta, Lega Pro, in compagnia di Gigi Castaldo. Lo striscione ha preso diffusione sui social grazie alla moglie di D’Angelo che lo ha postato. La nuova dirigenza ha fatto capire che non punta su certi elementi, un discorso del genere spacca la tifoseria. Tanto e’ vero che lo striscione dopo qualche ora e’ stato ridotto a brandelli. Allora meglio pensare ad un presente non semplice, concentrandosi su obiettivi reali. La presunta volontà di D’Angelo di ritornare ad Avellino non trova ne’ corrispondenze e ne’ riscontri.