di Lucio Ianniciello
Così esordisce mister Braglia dopo la vittoria di misura contro la Vibonese: “Bisogna ringraziare i ragazzi, c’erano delle difficoltà, ho visto attaccamento. Il gol è stato fortunoso, siamo stati molto più attenti dietro. C’è stato sacrificio, i ragazzi volevano vincere. Non una bella partita, si è fatto quel che si poteva, 8 gare in 24 giorni per noi. Sfido chiunque a pretendere di più. Siamo felici di quello che stiamo cercando di fare”. Sullo striscione dopo Bari: “Ci stava, non sapevamo che c’era questa rivalità (ride). Importante guardare il lato positivo. Dobbiamo apprezzare la gente, abbiamo risposto con i nostri limiti. Faremo un buon Natale. Bisogna migliorare e completare la squadra, recuperare i vari De Francesco, Errico, avere almeno nello spogliatoio Laezza”.
Burgio è stato inserito al 7′ del secondo tempo e sostituito al 44′: “Loro si sono sistemati col 4-4-2, con due animali vicini. Ho alzato la linea, Tito stava soffrendo Berardi, ho aperto Silvestri in un ruolo che stava ricoprendo. Vittoria che vuol dire tanto per noi. Io devo guardare alla squadra, rispetto per i ragazzi. Non vedrete più l’Avellino di Bari, scordatevelo. Spazi non ne concederemo, non saremo più stupidi”. Si ritornerà a giocare il 10 gennaio, il mercato non può essere trascurato: “C’è stata una riunione, vorremmo proporre il 4-4-2 per sfruttare gli attaccanti e dietro qualcuno che dovrà arrivare. Se ce la facciamo bene, non sarà facile. Dovremo avere la fortuna di prendere due giocatori con i quali poter lavorare subito”. L’Avellino è terzo, quintetto composto anche da Catanzaro, Catania, Foggia e Teramo: “Non so perché ci vogliono appiccicare l’etichetta di squadra che è stata costruita per vincere: non c’è stato un ritiro, organico costruito in corsa, é stato deciso di non fare minutaggio, sono due mesi che non ci alleniamo. Io ho sempre parlato che siamo da quinto posto in su”.