di Lucio Ianniciello
Avellino col vento in poppa, quarta vittoria in 5 partite ma il risultato rotondo contro la Viterbese non ha fatto mancare delle insidie. Proprio con questo particolare esordisce mister Braglia: “Abbiamo fatto fatica nel primo tempo, loro erano bravi a chiudersi, ci hanno studiati bene su calci d’angolo e punizioni. La partita poi è girata col gol, si sono aperti, abbiamo avuto più spazio, giocate in velocità e tranquillità nella gestione della palla. Nel primo tempo eravamo troppo nervosi, non abbiamo avuto grandi occasioni. Nella ripresa giro palla a 4, Tito più alto, è arrivato subito il gol, ho riportato la difesa a 5. Gli atteggiamenti te li dicono i giocatori al momento”.
Il Bari, secondo, è a soli 4 punti. In questa giornata i lupi ne hanno rosicchiati ben 3: “Ho detto che la classifica è bene vederla a 5 giornate dalla fine, ora non ne vale la pena. Bisogna giocare al massimo delle possibilità. Mancano troppe partite, tutte insieme. Mi concentro sull’Avellino”. Sui gol contro la Viterbese: “Belli quelli di D’Angelo e Santaniello, in quest’ultimo caso per la manovra. C’è da essere contenti, ogni gara nasconde un’insidia”.
Il tecnico toscano ha da chiarire qualcosa: “Abbiamo sempre cercato di onorare questa maglia, alla gente non fregava niente che a un certo punto mancavano 12 giocatori. Non era la stessa cosa in quelle condizioni, si chiedono solo i risultati. Non funziona così. Non poteva essere lo stesso Avellino, con le stesse potenzialità. Ora ha una certa fisionomia, ci si allena con più continuità, i ragazzi stanno meglio. Carriero non sarà bello ma è una ruspa, Illanes da’ tranquillita’. Verrà anche il momento degli altri”.
L’Avellino ha subito un solo gol nelle ultime 5 partite: “La squadra è più corta, difendono tutti. Comunque bisogna pedalare e lavorare, non abbiamo fatto niente. Dobbiamo migliorarci, per le nostre aspettative, la società, i tifosi”.