di Lucio Ianniciello
Antivigilia del derby, conferenza pre gara anticipata per Walter Novellino che innanzitutto esprime ancora la vicinanza alla famiglia Astori, sia personalmente che come società. Poi la prima battuta sul match contro la Salernitana: “Partita importante, e’ un derby, e’ diversa dalle altre, abbiamo recuperato quasi tutti”. Si sofferma sul lato psicologico: “Motivazione e pressione non ne devo dare, servono serenita’ e continuità. Ognuno deve prepararla bene dentro di se’, poi viene il collettivo”. Lezioni di puro pragmatismo: “Il risultato e’ fondamentale, dobbiamo arrivare quanto prima ai 50 punti. Alla fine chi arriva prima ai 100 metri vince sempre, al di la’ del match”.
Bisogna dimenticare la folle gara d’andata, già comunque piuttosto cicatrizzata secondo il mister: “Il gol di Minala e’ passato, e’ chiaro che il ricordo c’è ma ne e’ passata di acqua sotto i ponti. L’Avellino ha patito molte assenze, ora ci servono i punti. Vorrei vedere i ragazzi come se fosse sempre un derby. Il girone di ritorno e’ diverso, il tempo corre”. Non ci saranno problemi per le convocazioni di Rizzato e Castaldo, domani saranno rese note. Per l’impiego o meno bisogna valutare. Note positive per tre giocatori, riguardo la loro condizione: “Abbiamo recuperato bene soprattutto Gavazzi, anche Di Tacchio offre garanzie. Mi ha sorpreso Morosini, mi devo ricredere rispetto a quello che ho detto qualche giorno fa. L’ho visto bene, penso che tra un po’ lo rivedremo”. La Salernitana ha un giocatore molto pericoloso che risponde al nome di Sprocati, Novellino non esclude che possa essere Ngawa ad occuparsene e aggiunge: “Anche loro devono preoccuparsi di noi”. Da 45 anni l’Avellino non batte la Salernitana all’Arechi: “Vivo con i miei pensieri, vorrei che la mia squadra raggiunga un traguardo importante”. Su Cabezas il tecnico non si esprime, il rientro dall’Ecuador (assiste la moglie per la nascita della piccola Zoe) a sua detta e’ una domanda da girare alla società. Capitolo D’Angelo, espulso ad Empoli per l’esultanza dell’1-1 e costretto alla squalifica nel derby per via della partita contro il Bari rinviata domenica scorsa: “D’Angelo ci teneva, con l’Empoli non l’ha beccata per un po’ ma e’ stato decisivo. E’ un giocatore importante, ha qualita’ e vede la porta”.
I tifosi avellinesi arriveranno in 2000 a Salerno, biglietti polverizzati in meno di 24 ore: “Devo ringraziarli, hanno bisogno di fiducia, col Bari hanno risposto bene. Non ci sono dovunque sostenitori così”. C’è amicizia tra Novellino è il tecnico granata Colantuono: “Ci conosciamo, giochiamo a tennis, vado a casa sua a San Benedetto del Tronto. Li’ si mangia bene. Abbiamo un amico in comune che fa le tattiche”. Tre partite consecutive in casa per i lupi visto che il recupero contro il Bari e’ stato fissato il lunedì di Pasquetta, 2 aprile, tra Parma (29 marzo) e Perugia (7 aprile): “E’ un mese molto importante, fondamentale”. Il montemaranese ammette che anche Migliorini sta recuperando al meglio, preludio ad una coppia di centrali difensivi Morero – Kresic all’Arechi: “Punto sulla continuita’, ho ancora due giorni per decidere”. Settimana lunga che ha interrotto il trittico che si sarebbe concluso col Bari: “Una settimana particolare, il dramma Astori e’ duro da superare. Ho pensato a sistemare la squadra. Abbiamo tutto per cancellare i 20′ di black out dell’andata”. Ardemagni e Lezzerini, ex compagni di squadra di Astori, hanno raggiunto Firenze per commemorarlo nei funerali di ieri: “Non li ho visti, sono partiti mercoledì sera. Non e’ importante un allenamento in piu’ o in meno. Doveva esserci anche D’Angelo in rappresentanza ma poi c’e’ stato un disguido con i treni”.