di Lucio Ianniciello
Il San Tommaso bagna il suo esordio assoluto in D con un buon pari, nella seconda parte si e’ sofferto e mister Liquidato subito lo evidenzia: “Abbiamo rispetto il Savoia ma non mi e’ piaciuto il secondo tempo. Parlato ha allargato gli esterni e anche per le misure del campo, molto ampie, siamo andati in difficolta’. Certo, il Savoia e’ una squadra importante, sono stati anche umili nel cambiare assetto tattico”. Alla sua destra, nella sala stampa del Partenio Lombardi, Tedesco e a sinistra il portiere Casolare. Liquidato viene stuzzicato su Colarusso, vero jolly, oggi nella difesa a tre: “L’ho avuto a Nola, l’ho corteggiato come una bella donna e dopo un po’ di indecisione ha capito che San Tommaso era la sua destinazione. In Coppa, a Santa Maria Capua Vetere, ha fatto l’attaccante”.
La parola passa a Tedesco: “Siamo consapevoli della forza del Savoia ma anche della nostra. Affrontarli con la paura non serve. Le prossime partite sono contro altre corazzate”. Mister Liquidato scherza con il giovane Casolare, l’anno scorso alla Turris: “Dopo il gol preso su punizione ha rimesso i guanti”, quindi sprona: “La paura non deve esistere”. Il cammino verso il Savoia non e’ stato proprio lineare: “Siamo passati dal sintetico di Pratola Serra alla “moquette” di San Tommaso. Branicki ha subito una botta alla caviglia. Difficilmente li’ ci ritorneremo”. Qualcosa manca, loda e bacchetta: “Negli 11, forse anche un paio di unità in più, siamo competitivi. Branicki e’ stato monumentale, qualcuno che e’ entrato e’ stato meno bravo”. Casolare spiega il gol subito su punizione: “Guardavo Tedesco, gli avevo detto di spostarsi e purtroppo sono stato infilato”. Quasi un ammazza grandi Liquidato, l’anno scorso in Coppa aveva battuto l’Avellino ma poi l’esperienza non proseguì bene: “Sono un tifoso dell’Avellino, dopo quella vittoria arrivo’ il diluvio a Nola”. Aggiunge: “Le risorse economiche del nostro club sono ridotte ma ci faremo valere, ci mancano 41 punti per la salvezza. Ora godiamoci questo pari”. Chiudono Tedesco e Casolare, prima il numero 10: “Sono di Torre Annunziata, avrei voluto fare di più nella mia esperienza al Savoia, non e’ successo un po’ per colpa mia e un po’ per colpa di altri”. Il portiere non ha dubbi sulla parata più bella di oggi: “Quella su Diakite”.