Avellino (4-4-2) Radu; Pecorini (18’ st Laverone), Kresic, Suagher, Ngawa; Lasik (1’ st Molina), Moretti, Di Tacchio, Bidaoui; Asencio, Ardemagni (35’ st D’Angelo). A disp.: Lezzerini, Marchizza, Camarà, Falasco, Gliha, Paghera. All. Novellino
Pro Vercelli (4-3-2-1) Marcone; Berra, Legati, Konate, Barlocco (36’ st Mammarella); Rocca (27’ st Bifulco), Vives, Castiglia; Firenze, Vajushi, Polidori (20’ st Raicevic). A disp.: Gilardi, Nobile, Bruno, Ghiglione, Germano, Pugliese, Altobelli, Vivas. All. Grassadonia
Arbitro: Rapuano di Rimini. Assistenti: Citro di Battipaglia e Soricaro di Barletta. Quarto uomo: Massimi di Termoli.
Note: Espulso al 34’ st Moretti per somma di ammonizioni. Ammoniti: Barlocco, Konate, Di Tacchio, Moretti, Vives, Marcone, Asencio, Legati. Angoli: 7-4. Recupero: 2’ pt, 5’ st.
Rete: 24′ st Asencio
di Lucio Ianniciello
Ci voleva la vittoria e vittoria è stata. La squadra di Novellino respira. Era prevedibile che la gara non sarebbe stata spettacolare, ma nella ripresa le marce in casa avellinese si sono alzate soprattutto col cambio della catena di destra (Molina – Laverone) oltre ad un ottimo Moretti che rovina la pagella con l’espulsione, tuttavia i lupi non vanno in ambasce. Asencio è il match winner, bel gol e dedica a Castaldo per il periodo non felice che sta vivendo.
Novellino fa turnover, in difesa Pecorini a destra e Ngawa a sinistra (Rizzato non al meglio), al centro lo squalificato Migliorini è rimpiazzato da Suagher. Nella mediana Di Tacchio ancora titolare con Moretti al fianco, D’Angelo in panca, Lasik sulla corsia di destra. In attacco Asencio e Ardemagni, Castaldo non figura tra le riserve dopo il grave lutto che lo ha colpito. Anche Grassadonia ruota tanto, importante il minutaggio per il resto della truppa che si è messa meno in mostra. La prima azione di nota è della Pro Vercelli, cross di Berra con zuccata di Vajushi di non molto sul fondo. L’Avellino non sfrutta una buona punizione calciata da Di Tacchio sulla barriera, poi Ardemagni non è prontissimo su una sponda in area vercellese. Nemmeno un cross di Bidaoui riesce ad essere preda dei giocatori biancoverdi. I ritmi sono molto bassi, qualche errore di troppo in disimpegno, sicuramente il pubblico non numeroso non si sta divertendo al Partenio Lombardi. Al 37’ è Moretti a cercare di svegliare dal torpore i suoi compagni, primo tiro ribattuto e secondo tra le braccia di Marcone. I piemontesi non sono precisi nei passaggi, rischiano anche nella propria area ma ci provano con delle incursioni, a dire il vero non tanto incisive. Al 43’ esce a farfalle Marcone ma Ardemagni è fuori tempo e incorna a lato. Passa poco ed una spaccata di Vajushi in piena area irpina si perde sul fondo. Brividi al Partenio Lombardi. Non poteva che finire a reti bianche un primo tempo sostanzialmente noioso.
Novellino fa il cambio Lasik – Molina per rinvigorire la fascia destra. Al 51’ è buona l’imbucata di Bidaoui per Asencio, lo spagnolo non arpiona la sfera. Poco dopo il marocchino è imitato da Moretti, Asencio non riesce ad arrivarci. L’Avellino ci prova due volte con Bidaoui, nella prima la sfera si spegne tra le braccia di Marcone, nella seconda sul fondo. La Pro si difende e cerca di ripartire, ma c’è solo un cross innocuo di Barlocco che Radu non ha difficoltà a far suo. Si completa la trasformazione sulla destra, Pecorini guadagna la panchina, entra Laverone. Grassadonia si gioca la carta Raicevic. Poco prima c’era stato un siluro di Moretti dalla distanza, fuori bersaglio. Le redini ancora nelle mani di Moretti, traversone telecomandato per Asencio che prende l’ascensore e di testa batte Marcone. Lo spagnolo, primo gol in biancoverde, sblocca il match al 69’. Grassadonia cerca di scuotere i suoi con il cambio Rocca – Bifulco. E’ l’Avellino però a farsi minaccioso, bella giocata di Molina e fendente dai 20 metri che Marcone devia con un bel colpo di reni. Crampi per Moretti che rimane a terra, Legati lo va ad infastidire, il centrocampista reagisce e prende il secondo giallo. Avellino in 10, ammonito anche Legati. Novellino ricorre a capitan D’Angelo, esce Ardemagni. E’ importante rinforzare gli ormeggi. Manca poco alla fine, l’Avellino deve stringere i denti. Un contropiede all’arma bianca dei lupi per poco non frutta il raddoppio, scappa Bidaoui che serve D’Angelo sulla corsa ma Marcone ci arriva di un soffio sulla sfera. I minuti di recupero sono 5. Molina con un diagonale ben calibrato chiama Marcone agli straordinari. Non succede più niente, i lupi portano a casa tre punti d’oro e riprendono la marcia dopo tre stop consecutivi.