Avellino (3-5-1-1) Radu; Ngawa, Migliorini, Marchizza; Laverone, Molina (40′ st Paghera), Di Tacchio, D’Angelo, Falasco (44′ st Camarà); Bidaoui (16′ st Ardemagni); Castaldo. A disp.: Iuliano, Lezzerini, Moretti, Kresic, Gliha, Asencio, Evangelista, Suagher. All. Novellino.
Carpi (3-5-2) Colombi; Sabbione, Brosco, Poli; Pachonik, Verna, Giorico (43′ st Mbaye), Pasciuti, Saber (25′ st Belloni); Malcore (1′ st Nzola), Mbakogu. A disp.: Serraiocco, Brunelli, Vitturini, Romano, Anastasio, Bittante, Saric, Calapai. All. Calabro.
Arbitro: Di Martino di Teramo. Assistenti: Villa di Rimini e Robilotta di Sala Consilina. Quarto uomo: Carella di Bari.
Note: Ammoniti: Ngawa, Brosco, Laverone, Falasco, Poli. Recupero: 1′ pt, 4′ st.
Reti: 10′ pt Molina (A), 33′ st Mbakogu (C).
di Lucio Ianniciello
Niente da fare per i lupi, non arriva la vittoria nemmeno quest’ oggi. Il Carpi porta a casa quello che voleva. Primo tempo non malvagio del team di Novellino, poi è bastato un avversario più convinto, più arrembante per far perdere la speranza dell’intera posta in palio che manca dalla partita contro la Pro Vercelli. Calabro con l’inserimento di Nzola ha trovato maggiore incisività, dopo la rete di Mbakogu il restante quarto d’ora è passato senza che i lupi abbiano saputo imbastire una reazione degna di nota. Neanche Ardemagni ha saputo dare la scossa.
Sensazioni pre gara confermate al Partenio Lombardi, Novellino si affida a Bidaoui come spalla per Castaldo nel suo 3-5-1-1, panca per Ardemagni. Tra i pali ritorna Radu, stesso trio difensivo rispetto alla gara col Palermo, l’altra novità rilevante è Molina interno, ne fa le spese Moretti, Di Tacchio rientra dalla squalifica. Pure Calabro sceglie il 3-5-2, Saric si accomoda in panchina, così come l’ex Bittante, Malcore e Mbakogu il temibile duo d’attacco. Tempo da lupi ad Avellino, la partita comincia con i fari accesi. Tifosi della Sud assiepati all’anello inferiore, il motivo preponderante non è la pioggia ma quello di far sentire la vicinanza alla squadra in un momento delicato e in un match da vincere. Il primo, vero squillo della partita vede l’Avellino portarsi in vantaggio, sfonda Bidaoui sulla sinistra, la respinta della difesa carpigiana mette Molina nella migliore posizione per tirare appena fuori dall’area, il suo fendente si infila nell’angolo basso, battuto Colombi. Il marocchino dei lupi è su di giri, Brosco deve ricorrere al fallo che gli costa l’ammonizione, su una sua incursione. Aumenta l’intensità della pioggia, Castaldo rimane a terra dopo un pestone subito ancora da Brosco, pregevole il suo tacco, nell’occasione, a smarcare Bidaoui sulla corsa. Niente di grave per il bomber di Giugliano. Carpi tenuto a bada, funziona la mossa di Di Tacchio in versione “buttafuori”. Timido tentativo degli emiliani al 37′, il traversone di Pasciuti si perde sul fondo dopo che Verna ci aveva provato in scivolata sul secondo palo non impattando la sfera. Un pò distratti, pero’, i lupi nel finale di primo tempo, Migliorini esce palla al piede perdendola, bravo Ngawa a rimediare su Mbakogu. Tutti negli spogliatoi a prendere un thè caldo, Avellino avanti.
Calabro butta nella mischia Nzola, fuori Malcore. Due giri di lancette e Radu rischia la frittata, tarda il rinvio, poi deve dribblare Mbakogu, se la cava. Immediatamente dopo ciabattata di Saber e diagonale di Molina tra le braccia di Colombi. I biancorossi prendono l’iniziativa, attaccano ma lasciano potenziali praterie ai lupi. A dir la verità manca l’incisività in casa emiliana. Novellino mette dentro Ardemagni, esce Bidaoui. Capitan D’Angelo si inventa un’azione personale, evitati gli avversari e diagonale in precario equilibrio che è facile preda di Colombi. Calabro ricorre all’altro ex della gara, Belloni rimpiazza Saber. Il Carpi si fa sempre più minaccioso, occupa la metà campo irpina e perviene al pareggio, Pachonik effettua un cross basso, Mbakogu fredda Radu anticipando Ngawa. L’Avellino accusa il colpo, se ne va Nzola ma il suo tiro è sull’esterno della rete. Manacano 5′ alla conclusione dei tempi regolamentari, Novellino inserisce Paghera per Molina. Quattro i minuti di recupero, l’ultima carta per i lupi è Camarà. Non succede più niente, lupi ancora fischiati.