Cittadella (4-3-1-2) Paleari; Salvi, Varnier, Scaglia, Benedetti (38′ st Pelagatti); Schenetti, Iori, Pasa (17′ st Bartolomei); Chiaretti; Litteri, Kouame (34′ st Arrighini). A disp.: Alfonso, Lora, Pezzi, Adorni, Maniero, Fasolo. All. Venturato.
Avellino (3-5-1-1) Radu; Suagher, Kresic, Ngawa (1′ st Marchizza); Laverone, Molina, Di Tacchio, D’Angelo, Falasco; Bidaoui (33′ st Castaldo); Ardemagni (11′ st Asencio). A disp.: Iuliano, Lezzerini, Moretti, Camarà, Gliha, Paghera, Evangelista. All. Novellino.
Arbitro: Giua di Sassari. Assistenti: De Troia di Termoli e Opromolla di Salerno. Quarto uomo: Amabile di Vicenza.
Note: Al 47′ st Radu para rigore a Litteri. Espulso Suagher all’8′ st. Ammoniti: D’Angelo, Bartolomei, Radu, Falasco. Recupero: 1′ pt, 4′ st.
Reti: 7′ pt Chiaretti (C), 38′ pt e 49′ st Laverone (A), 32′ st rig. Iori (C).
di Lucio Ianniciello
Il calcio è un gioco incredibile, la conferma si è avuta oggi al Tombolato di Cittadella. L’Avellino viene preso letteralmente a pallate per tutto il primo tempo e nel quarto d’ora devastante del secondo. Poco prima veniva espulso Suagher e in inferiorità numerica i lupi ritrovano la voglia di lottare vendendo cara la pelle. La fortuna e la bravura, in special modo di Radu, li assiste fino a che Laverone, protagonista di giornata, trova all’ultimo minuto il secondo jolly che vale un punto d’oro, soprattutto a livello psicologico. Bisogna ripartire da questa reazione, non certo dal gioco espresso a Cittadella.
Venturato si fida dei suoi e non cambia, in extremis però il portiere Alfonso deve lasciare il posto a Paleari per un acciacco nel riscaldamento e va in panchina. Come esterno basso di sinistra gioca ancora Benedetti nonostante il rientro di Pezzi, centrocampo collaudato con il trio Schenetti – Iori – Pasa, Chiaretti fa il trequartista dietro alle due punte Litteri e Kouame. Novellino invece deve ricorrere a tre pedine diverse rispetto al match interno col Carpi, in difesa fuori Migliorini (infortunio) e Marchizza, dentro Suagher e Kresic, Ngawa viene spostato sul centro sinistra. Confermato Molina interno di centrocampo, come tutto il reparto, al Tombolato la punta ritorna Ardemagni, Asencio deve accomodarsi ancora in panca, Bidaoui vince il ballottaggio contro lo spagnolo. Avellino piombato in zona play out dopo le vittorie di ieri di Spezia e Cesena, alta classifica per i veneti. Avvitamento di testa di Kouame, a lato, dopo 4′. Partenza a razzo dei granata, un giro di lancette e Litteri serve Kouame che non controlla bene da posizione favorevolissima. Il vantaggio giunge al 7′, diagonale di Schenetti, Radu respinge ma è pronto Chiaretti a scaricare in rete con un tiro potente. L’Avellino è in bambola, Kresic si addormenta nella sua area, Chiaretti ciabatta sul fondo. I lupi cercano di riorganizzarsi dopo lo shock iniziale, tuttavia la scheggia Kouame sfugge pericolosamente a Kresic, ci sono i compagni ad assissterlo. Si continua a soffrire in difesa, punizione di Benedetti, la palla sfila con Varnier che non ci arriva. Diverse palle inattive per il Cittadella, su una di queste Schenetti fa la sponda e Iori va a colpire di testa, Radu si oppone uscendo dai pali. Imperversa il team veneto, Litteri sotto misura va vicinissimo al raddoppio, palla fuori di poco. L’Avellino si fa vedere timidamente al 35′, Laverone sgroppa e cerca di imbeccare Bidaoui, bravo Paleari a capire tutto e a far sua la sfera. Il calcio è strano e al 38′ i lupi pareggiano, la difesa granata respinge, Laverone trova un diagonale ad incrociare che, passando tra una selva di gambe, va ad infilarsi nell’angolino. Riequilibrato il match, va bene a Di Tacchio poco dopo che con un pestone ferma l’anguilla Kouame, Giua lascia correre. Si chiude il primo tempo in parità, va di lusso ai lupi.
Marchizza in campo, questa è la novità dopo l’intervallo. Gli fa spazio Ngawa. Ancora Kouame riapre le danze, gran numero in area irpina e servizio a Pasa che tira al volo senza precisione. Cittadella devastante anche in questo inizio di ripresa, Chiaretti pesca Kouame che scappa da centometrista, si presenta solo davanti a Radu ma conclude incredibilmente alle stelle. Gol divorato. Buio pesto in casa Avellino, prima si fa espellere Suagher, fallo su Chiaretti con proteste e poi Varnier coglie un palo clamoroso con la sfera che danza sulla linea senza che Kouame riesca nel tap in. Novellino inserisce Asencio per Ardemagni, Falasco si abbassa, 4-4-1. In inferiorità numerica, i lupi vanno vicini al raddoppio, un cross basso di Bidaoui viene spazzato provvidenzialmente dalla difesa veneta. Al 22′ un cross di Scaglia trova la zuccata di Litteri, Radu fa buona guardia, la sfera si perde oltre la trasversale. Un minuto dopo miracolo del portiere romeno, Litteri tira, ci mette la mano con la palla che va a baciare il palo prima di perdersi a lato. L’Avellino deve stringere i denti in una partita maledettamente complicata. E’ un assalto dei padroni di casa, cross a destra e manca, i lupi in tutti i modi si oppongono. Al 31′, però, Radu esce su Kouame in modo falloso, Giua decreta il calcio di rigore che Iori va a trasformare in modo perfetto spiazzando l’estremo difensore irpino. Cittadella di nuovo in vantaggio. Entrano Castaldo e l’ex Arrighini, escono Bidaoui e Kouame. Poco prima Asencio aveva richiesto un penalty. I lupi non si arrendono, al 39′ Asencio di testa chiama Paleari al miracolo. Saltati gli schemi, 4′ di recupero, espulso il preparatore atletico dei biancoverdi Scaia. Al 47′ Di Tacchio stende in area Litteri, altro rigore per i granata. Lo stesso Litteri va sul dischetto, Radu si distende e para. L’imponderabile nella coda, ancora Laverone indovina il fendente, è 2-2! Finisce così una partita incredibile, impresa dei lupi.