Avellino (4-2-3-1) Radunovic; Gonzalez, Jidayi (38′ st Migliorini), Djimsiti, Solerio (22′ st Bidaoui); Omeonga, D’Angelo; Laverone, Verde (10′ st Belloni), Castaldo, Ardemagni. A disp.: Lezzerini, Perrotta, Eusepi, Camarà. All. Novellino.
Novara (3-4-1-2) Da Costa; Troest, Lancini, Chiosa; Kupisz, Cinelli, Casarini, Calderoni; Orlando; Galabinov (38′ st Lukanovic), Macheda (20′ st Sansone). A disp.: Montipò, Scognamiglio, Di Mariano, Adorjan, Chajia, Selasi, Koch. All. Boscaglia.
Arbitro: Ros di Pordenone
Assistenti: Villa di Rimini e Prenna di Molfetta.
Quarto uomo: Ayroldi di Molfetta.
Ammoniti: 29′ pt Chiosa, 39′ pt Galabinov, 25′ st Calderoni, 29′ st Troest, 41′ st Lancini.
Reti: 10′ pt Macheda (N), 31’st rig. Ardemagni (A).
Recupero: 1′ pt, 3′ st.
di Lucio Ianniciello
Alla fine è pareggio, il pubblico applaude. Il temperamento della squadra è stato apprezzato, soprattutto nel secondo tempo. I lupi si trovano a dover far fronte all’emergenza a centrocampo, falsa partenza e gara in salita. Nella ripresa il palleggio novarese è stato soppiantato dalla verve avellinese, il gol annullato ad Ardemagni desta qualche sospetto, per la verità anche il vantaggio del team di Boscaglia, in effetti la deviazione di Macheda era di spalla, non c’era fuorigioco. Un punto che va accettato, la squadra si è dimostrata viva.
L’Avellino è privo di Paghera e Lasik, nel riscaldamento si fa male pure Moretti e in extremis Novellino deve ricorrere a Soleri che occupa la fascia sinistra, Laverone si alza a destra, Castaldo dall’altra parte, si ricompone in difesa la coppia centrale Jidayi – Djimsiti. In attacco Ardemagni. Novara con la difesa a tre, in campo gli ex Chiosa e Galabinov, Orlando trequartista, centrocampo di sostanza e corsa. Classica divisa per i lupi, piemontesi vestiti con un originale nero arancio fosforescente. Passano 4′ e Macheda in piena area irpina, defilato, tira sull’esterno della rete. E’ partito meglio il Novara, colpo di testa di Kupisz, un pò fiacco, tra le braccia di Radunovic. Al 10′ gli azzurri passano in vantaggio, Casarini tira da 30 metri, Macheda devia, probabile off side di quest’ultimo e Radunovic è beffato, la sfera si infila. Dinamica del gol non chiarissima, tant’è. I lupi sono sotto. Una zuccata di Castaldo non è precisa. Il Novara domina, Galabinov conclude, Radunovic rischia la “saponetta”. Qualche indecisione in disimpegno c’è per gli ospiti, il pressing sul portatore qualche frutto lo dà. Trattiene ancora il respiro la tifoseria irpina, Chiosa a due metri dalla porta ci prova in spaccata, Radunovic non è irreprensibile e Solerio ci mette una pezza. Al 26′ è Da Costa a doversi opporre ad un sinistro di Verde, la palla va in corner. L’Avellino è estemporaneo, serve continuità di manovra. Un ‘altra iniziativa di Macheda su imbeccata di Orlandi chiama Radunovic a respingere con i pugni il diagonale. Negli ultimi minuti della prima frazione ci prova Castaldo con una bomba dalla distanza, murato. I lupi insistono, scavetto di Verde per Ardemagni, la punta non ci arriva di un soffio, poi mischia in area novarese risolta da Da Costa. Match in salita, 0-1 al duplice fischio.
Si riprende ma il canovaccio non cambia, Novara a fare possesso palla e Avellino a ripartire. Docile un colpo di testa di Castaldo, così come quello di Cinelli. Non gira al momento per i lupi, in volata Verde, imbeccato da D’Angelo, controlla male e l’azione sfuma. Novellino subito dopo lo sostituisce, dentro Belloni. Lo scuola Roma, stizzito, prende a calci un tabellone scusandosi subito con il pubblico. E’ Jidayi dopo un paio di giri di lancette a tentare in bello stile da fuori area, Da Costa si distende e abbranca la sfera. Ora l’Avellino preme, deve essere più incisivo. Boscaglia inserisce Sansone per Macheda, Novellino invece si gioca la carta Bidaoui, 4-2-4. Calderoni entra malissimo su Belloni ma Ros sventola solo il giallo. Fase concitata del match, annullato un gol di tacco ad Ardemagni, fuorigioco fischiato a Djimsiti sulla linea di porta. Il Novara soffre, Da Costa attera Ardemagni, rigore concesso da Ros che lo stesso attaccante va a trasformare, 1-1 al 31′. Il Partenio è una bolgia, ma i lupi rischiano su percussione centrale di Sansone. Solo tre i minuti di recupero. Calcio d’angolo nell’ultima azione, palombella di D’Angelo alta. Così finisce, Avellino e Novara si dividono la posta.