Palermo (3-5-1-1) Pomini; Bellusci (1′ st Accardi), Struna, Rajikovic (43′ st Fiore); Rispoli, Murawski (24′ st Fiordilino), Chochev, Coronado, Aleesami; Trajkovski; La Gumina. A disp.: Maniero, Posavec, Moreo, Paulo Da Silva, Rolando, Santoro, Ingegneri. All. Tedino.
Avellino (4-3-3) Lezzerini; Laverone (16′ st Asencio), Ngawa, Morero, Marchizza; Gavazzi, Di Tacchio, De Risio; Molina, Ardemagni (43′ st Wilmots), Vajushi (30′ st Cabezas). A disp.: Radu, Casadei, Moretti, Kresic, Migliorini, Morosini. All. Foscarini.
Arbitro: Giua di Sassari. Assistenti: Colella di Crotone e Lanotte di Barletta. Quarto uomo: Dionisi di L’Aquila.
Note: Ammoniti: Morero, Molina, Coronado, De Risio. Recupero: 3′ pt, 5′ st.
Reti: 9′ pt rig. Coronado, 2′ st La Gumina, 28′ st rig. Trajkovski.
di Lucio Ianniciello
L’Avellino perde nettamente contro un Palermo non trascendentale, seconda sconfitta consecutiva, ora mancano 5 gare alla fine di un campionato thrilling per l’obiettivo salvezza. Quest’oggi al Renzo Barbera non si è visto un lupo famelico, due rigori causati da Morero e in mezzo il gol di La Gumina ad inizio ripresa che ha tagliato nettamente le gambe alle velleità irpine di portare qualcosa a casa. Un tris di reti subito che fa male ma che deve per forza di cose essere resettato in vista della prossima trasferta di Carpi. Il Palermo vince dopo 4 gare e si insedia momentaneamente al secondo posto in coppia col Parma.
Tante assenze per le due squadre, Tedino si affida in difesa a Bellusci e Rajikovic, entrambi provenienti da acciacchi. Centrocampo quasi obbligato, la qualità tuttavia non manca con i vari Chochev e Coronado, sulle fasce Rispoli ed Aleesami. In attacco indisponibile il pezzo da novanta Nestorovski, La Gumina è assistito da Trajkovski. Indiscrezioni della vigilia confermate in casa Avellino. si passa al 4-3-3. Come già aveva fatto intendere Foscarini in conferenza pre gara, Morero viene preferito a Kresic per formare la coppia di difensori centrali con Ngawa. A centrocampo Moretti va in panca, lo scalza Gavazzi, più gamba per il valtellinese. Il tridente offensivo non vede nè Asencio e nè Cabezas, ma Ardemagni e Vajushi, Molina, seppur avanzato, non si tocca. D’Angelo nemmeno tra le riserve, ancora non smaltiti i postumi del match contro il Perugia, fascia di capitano ad Ardemagni. Curve a 2 euro per i tifosi siciliani. Dopo un solo minuto Coronado rimane a terra, scontro con Di Tacchio, assistito il brasiliano ma niente di grave. La partenza del Palermo è decisa, una punizione di Coronado da buona posizione si perde sopra la trasversale. All’8′ da una palla inattiva, Morero strattona in area Rispoli e Giua decreta il rigore che Coronado va a trasformare calciando potente e centrale, Lezzerini tocca la sfera. C’è pure il giallo per il centrale argentino. L’Avellino reagisce, al 14′ episodio sospetto in area rosanero, Vajushi appoggia per Gavazzi, Rajikovic fa da scudo con la mano, la palla schizza a Molina che spara alto. Giua lascia correre, fischiare il rigore non sarebbe stato uno scandalo. La gara ora vive di ritmi più bassi e circolazione palla alternata. I padroni di casa dopo il vantaggio spostano il baricentro più indietro, pronti a rendersi pericolosi come in uno scambio stretto che porta Trajkovski al 32′ in area avellinese, contatto con Ngawa, il rigore ci poteva stare. Passa poco e ancora il difensore belga si oppone ad un diagonale di Aleesami, braccia attaccate al corpo. Foscarini inverte Molina e Vajushi, al 37′ lupi vicinissimi al pari, sbaglia l’uscita Pomini, sul cross di Vajushi di testa ci va Ardemagni ma salva sulla linea di porta Struna. L’Avellino insiste, dopo un rimpallo in area palermitana, Di Tacchio, con Pomini a terra, manda il diagonale clamorosamente a lato. Al 41′ Bellusci resta in campo con una vistosa fasciatura alla coscia, problemi muscolari non smaltiti del tutto. Improbabile una rovesciata provata da Ardemagni, non impatta nemmeno la sfera. Il primo tempo si chiude con un tiro al volo di Gavazzi ampiamente alto dopo una respinta di Rajikovic.
Scontata l’uscita dal campo di un Bellusci sofferente, lo rimpiazza Accardi. Dopo 2′ il Palermo raddoppia, come lama nel burro il filtrante di Trajkovski per La Gumina, di prima l’attaccante fa secco Lezzerini, Ngawa in ritardo. Sterilità in casa Avellino, non si affonda nell’area avversaria, non c’è una reazione degna di nota. Al 15′ Molina va via sulla fascia, il suo tentativo di imbeccare i compagni è smorzato dalla difesa rosanero. Foscarini osa, Asencio per Laverone. Al 18′ ad un passo dal gol Ardemagni, una sua frustata di testa trova pronto Pomini a rispondere d’istinto, non riesce il tap in di Asencio. Lupi col 4-4-2, Gavazzi esterno basso di destra. Ci provano le due punte avellinesi, colpo di testa di Asencio tra le braccia di Pomini, girata di prima di Ardemagni a lato. Si fa male Murawski, entra Fiordilino. Al 27′ altra ingenuità di Morero, stende La Gumina defilato, altro rigore che Trajkovski va a siglare per il 3-0, Lezzerini intuisce. L’Avellino tenta la carta Cabezas. Vajushi gli dà spazio. Sul velluto il Palermo, nel basket si direbbe garbage time. Da registrare un colpo di testa sul fondo di Ardemagni e una conclusione di Cabezas parata da Pomini. Spazio anche per Wilmots da una parte e Fiore dall’altra. Sballate le conclusioni proprio di Wilmots e Di Tacchio, dopo 5′ di recupero si chiude un match amaro per i lupi.