Carpi (3-5-1-1) Colombi; Poli, Ligi, Brosco; Pachonik, Jelenic, Verna, Mbaye, Pasciuti (20′ st Garritano); Sabbione (30′ pt Concas); Melchiorri (45′ st Mbakogu) A disp.: Searraiocco, Giorico, Malcore, Di Chiara, Palumbo, Bittante, Saric, Calapai, Saber. All. Calabro.
Avellino (3-5-2) Radu; Ngawa (8′ pt Laveone), Migliorini, Marchizza; Vajushi, Gavazzi, Di Tacchio, De Risio, Molina; Ardemagni (30′ st Castaldo), Asencio (13′ st Morero). A disp.: Lezzerini, Casadei, Moretti, D’Angelo, Falasco, Morosini, Laverone, Wilmots. All. Foscarini.
Arbitro: Rapuano di Rimini. Assistenti: Margani di Latina e Pagnotta di Nocera Inferiore. Quarto uomo: Marini di Trieste.
Note: Espulso Marchizza al 12′ st per doppia ammonizione. Ammoniti: Gavazzi, Mbaye, Garritano, Poli. Recupero: 3′ pt, 3’st. Angoli: 6-8.
di Lucio Ianniciello
Partita non bella al Cabassi, l’Avellino raccoglie un punto rimanendo nel rebus salvezza a 4 partite dalla fine del campionato. Era importante non perdere, martedì si scende di nuovo in campo, al Partenio arriva il Cittadella e ci si aspetta un’accelerazione. Il pareggio acquista valore vista l’inferiorità numerica dei lupi dal 13′ del secondo tempo. L’altra faccia della medaglia è l’ingenuità ancora ad affliggere, oggi si è reso protagonista in negativo Marchizza. Il solito infortunio preoccupa, costante della stagione biancoverde, dopo soli 6′ Ngawa sente una fitta all’inguine e deve lasciare il campo. Il Carpi non ha forzato, la sua posizione in classifica lo presenta in versione quasi balneare. Alla fine un pari senza reti è la logica conseguenza di un match piuttosto avaro di grandi occasioni.
Si affrontano a specchio le due squadre, canonica la difesa a tre del Carpi, a centrocampo Pasciuti e Pachonik gli esterni. In avanti Mbakogu ricompare tra le riserve, Sabbione sostiene Melchiorri. Foscarini costretto a cambiare modulo per la penuria di esterni bassi, causa acciacchi fisici, rientrano Radu, fuori dal 10 febbraio e Migliorini. Gavazzi da mezzala destra a dar man forte alla mediana, ai lati Vajushi e Molina sono quelli più in forma. Ardemagni e non Castaldo in coppia con Asencio per scardinare il sistema difensivo carpigiano. Cabezas nemmeno in panca, piccolo problema fisico in extremis. Tifosi irpini in massa al Cabassi. Dopo 6′ c’è un problema all’inguine per Ngawa dopo un contatto con Melchiorri, subito una tegola per i lupi. Lo sostituisce Laverone, quest’ultimo va a sinistra, Gavazzi si abbassa sull’altra corsia, difesa a 4. Ci prova Ardemagni con una zuccata sotto misura, la palla si perde sul fondo. L’Avellino fa la partita, al momento però poca incisività. Un traversone in area emiliana di Vajushi è facile preda di Colombi, più interessante il colpo di testa all’indietro di Asencio su assist di Di Tacchio, anche in questo caso il portiere del Carpi non ha difficoltà. La squadra di casa colleziona solo qualche corner, il primo giallo è per Marchizza per un fallo duro su Melchiorri ma ad avere problemi è Sabbione, si accascia terra e lo rimpiazza Concas. Dopo un giro di lancette Carpi pericoloso, colpo di testa di Poli, Jelenic non riesce ad agganciare a due passi da Radu. La risposta dei lupi è affidata ad una girata in area avversaria di De Risio, non in bella coordinazione, niente di fatto. I lupi ci provano ancora ma i tentativi si impantanano tra le maglie della difesa del Carpi, in un’occasione l’ex Ligi mura in gioco aereo Asencio. Si entra negli ultimi 5′ del primo tempo, da una protesta avellinese per un presunto braccio di Poli su cross di Vajushi al giallo di Gavazzi nel ribaltamento di fronte con la conseguente punizione battuta da Jelenic sulla barriera, bravo Melchiorri a scappare, miracoloso l’intervento di Radu sul diagonale della punta. Dopo 3′ di recupero, Rapuano decreta l’intervallo.
Si riprende, al 2′ una punizione di Di Tacchio filtra in area carpigiana senza trovare la stoccata vincente. I lupi ricominciano come avevano iniziato, Vajushi mette due cross interessanti, nel primo non ci arriva Asencio, nel secondo c’è la deviazione in angolo della difesa di casa, nel prosieguo si tuffa di testa Ardemagni che protesta anche per una trattenuta. L’Avellino insiste, Pachonik anticipa Molina, poi si complica terribilmente la vita, Marchizza va in gioco pericoloso su Concas e becca il secondo giallo. Con l’inferiorità numerica, Foscarini fa il cambio cautelativo Asencio – Morero. Il Carpi si rende molto pericoloso al 16′, Pachonik innesca Melchiorri che in piena area è murato da Gavazzi, prende la palla Verna e tira alle stelle. Calabro fiuta il momento positivo e alza le marce, Garritano per Pasciuti, acciaccato. L’Avellino cerca di farsi coraggio, Ligi è provvidenziale su Ardemagni. Al 23′ Garritano va a cercare il contatto con Radu che esce ma non lo tocca, giusta ammonizione per il neoentrato. Ritornano a prendere il pallino in mano i ragazzi di Foscarini, Vajushi al volo, imbeccato da Molina, non crea grossi problemi a Colombi, poi Migliorini di testa, con palla proveniente da corner, non inquadra la porta. Ci vuole attenzione, si gioca in 10, un traversone di Jelenic non è letto benissimo da Radu, Gavazzi si rifugia in calcio d’angolo. Ultimo cambio in casa irpina, esce Ardemagni che cede la fascia di capitano a Castaldo. Si fa perdonare Ionut Radu quando con grande reattività si fionda su una palla inseguita da Garritano e sventa la minaccia. Il ritmo cala sensibilmente, al 35′ ancora Garritano con un rasoterra non sorprende l’estremo difensore avellinese. Al 38′ è l’Avellino a rendersi insidiosio, bel cross di Laverone per Castaldo che schiaccia di testa alle spalle di Ligi ma la misura non è precisa. Calabro nelle ultime battute si gioca la carta Mbakogu, fuori dal 10 marzo per infortunio. Scade il recupero, finisce a reti bianche.