Avellino (4-3-3) Radu; Ngawa (8′ st Ardemagni), Kresic (38′ st Morero), Migliorini, Falasco; Gavazzi, Di Tacchio, Wilmots; Molina, Castaldo, Bidaoui (19′ st D’Angelo). A disp.: Casadei, Lezzerini, Moretti, Vajushi, Asencio, Morosini. All. Foscarini.
Spezia (3-5-2) Manfredini; Corbo (24′ st Capelli), Terzi, Giani; De Col, De Francesco, Juande, Pessina (15′ st Mora), Lopez; Marilungo, Gilardino (22′ st Granoche). A disp.: Di Gennaro, Ceccaroni, Bolzoni, Forte, Augello, Awua, Maggiore, Masi, Mulattieri. All. Gallo.
Arbitro: Marinelli di Tivoli. Assistenti: Vecchi di Lamezia Terme e Mastrodonato di Molfetta. Quarto uomo: Natilla di Molfetta.
Note: Ammoniti: Pessina, Ardemagni, Molina, D’Angelo. Recupero: 0′ pt, 7′ st.
Reti: 32′ st Castaldo.
L’Avellino può liberare l’urlo di gioia, non è ancora fatta ma con la vittoria di stasera ha messo una bella mattonella per la salvezza. Gara non facile, lo Spezia non ha regalato nulla ed è caduto al 32′ della ripresa grazie ad uno sfondamento del subentrato Ardemagni sul quale un grande Gigi Castaldo come un falco non ha lasciato scampo a Manfredini. Altri infortuni, Ngawa e Kresic ma era importante solo vincere, non come si sarebbe vinto. I lupi si issano a 45 punti e attendono la giornata di domani, con un occhio particolare rivolto a Perugia dove gioca il Novara. Il destino, con i 3 punti di stasera, sembra proprio nelle mani dei biancoverdi che a Terni dovranno porre fine ad un altro anno thrilling.
Avellino col 4-3-3 come era preventivabile, tuttavia le sorprese non mancano. Kresic gioca titolare al fianco di Migliorini, Ngawa scala a destra con il conseguente posizionamento di Gavazzi da mezzala, ruolo più consono al valtellinese. D’Angelo rientra dall’infortunio ma parte in panca, Castaldo è il riferimento in attacco con il sostegno ai lati di Molina e Bidaoui. Morosini tra le riserve. Gallo si schiera col 3-5-2, spazio a Corbo in difesa. Centrocampo giovane e di talento come ha già ammesso mister Foscarini in conferenza pre gara, attacco di grande esperienza, il campione del mondo Gilardino insieme a Marilungo. Bella coreografia della Curva Sud in un Partenio Lombardi pulsante e pieno. Si comincia con una ciabattata di Lopez sul fondo dopo un giro di lancette. I lupi lasciano l’iniziativa agli avversari, Ngawa al 9′ deve salvare in angolo su un affondo di De Francesco. L’atteggiamento è comprensibile, tuttavia il primo a finire sul taccuino di Marinelli è Pessina, calcione a Ngawa. Foscarini fa la prima modifica, inverte Wilmots e Gavazzi. Poco fruttuosa una ripartenza biancoverde, al 19′ Gavazzi in corsa serve Bidaoui che sbaglia tutto. Il marocchino ci riprova dopo un rimpallo in area ligure, viene murato in angolo. Nel prosieguo la zuccata di Migliorini è abbondantemente fuori misura. Ora l’Avellino cerca di premere, una punizione senza pretese di Falasco si va ad infrangere sulla barriera. Il gioco si impantana, manca pericolosità, giocate troppo scontate e in orizzontale. Al 35′ Castaldo dà una scossa facendo filtrare un pallone d’oro per Gavazzi che entra in area ma non riesce ad impattare bene la sfera. Lo Spezia reagisce con un missile di De Francesco che si abbassa e finisce di poco oltre la trasversale. L’incitamento del pubblico è incessante, peccato che da un servizio di Molina non sia preciso Gavazzi che di testa manda fuori. L’arbitro Marinelli manda tutti nello spogliatoio senza decretare recupero, reti bianche dopo la prima frazione.
Si ricomicia senza cambi. Gran conclusione dai 20 metri di Wilmots dopo 3′, si oppone Manfredini, non riesce il tap in a Bidaoui. Al 6′ Juande tira alle stelle. Il Partenio Lombardi è una bolgia. Tegola in casa biancoverde, Ngawa, già acciaccato, si fa male. Lo rimpiazza Ardemagni. L’ex Perugia punta avanzata con Gavazzi, Castaldo e Bidaoui alle spalle nel 4-2-3-1 ridisegnato da Foscarini. Al 14′ pericolo per i lupi, De Francesco serve Pessina, la zuccata viene deviata in angolo da Radu. Ad uscire è proprio Pessina per Mora, mentre tra gli irpini D’Angelo rileva Bidaoui. Passano 10′ circa e Gallo termina i cambi, sul rettangolo verde Granoche e Capelli. Il tempo scorre, l’Avellino è improduttivo, anzi rischia pure visto che Kresic deve intervenire in spaccata con Granoche ben appostato. Al 31′ però cade il muro spezzino e lo stadio esplode, il destro di Ardemagni trova opposizione, Castaldo è in agguato e gonfia la rete. Una vera e propria liberazione. Passa solo un minuto e viene giustamente annullato un gol all’Avellino, Castaldo insacca ma la palla tra le gambe di Molina era uscita. Fioccano i gialli, Ardemagni dopo l’1-0, Molina e D’Angelo, quest’ultimo per aver allontanato il pallone. Anche Kresic va ko, lo sostituisce Morero. Bisogna stringere i denti, Falasco con i crampi. Ben 6′ di recupero, Granoche va di testa, Radu c’è. In un batti e ribatti in area irpina, De Francesco trova la conclusione dai 16 metri, Radu fa sua la palla ancora una volta. Sul ribaltamento di fronte scontro tra Manfredini e Ardemagni che rimangono a terra, si riprende a giocare. E’ quasi finita, Marinelli dà un altro minuto di recupero. Non c’è più tempo. L’Avellino vince, la Serie B non vuole mollarla.