Avellino (4-3-3): Lagomarsini; Patrignani, Dionisi, Dondoni (48′ st Capitanio), Parisi; Da Dalt, Di Paolantonio (24′ st Sforzini), Carbonelli (46′ pt Buono); De Vena, Mentana (13′ st Tompte), Ciotola (1′ st Gerbaudo). A disp.: Longobardi, Mithra, Omohonria, Migliaccio. All. Bucaro.
Latina (4-3-3): Guiddo; Galasso, Manes, Ranellucci, Quagliata; Barberini, Cittadino, R.De Martino; Atiagli (4′ st Merlonghi), Fontana (30′ st Sanna), Masini (22′ st Minicucci). A disp.: Maltempi, Pesce, Maiorano, Caternicchia, S. De Martino, Begliutti. All. Di Napoli.
Arbitro: Caldera di Como, assistenti: D’Angelo e Brizioli di Perugia.
Note: ammoniti Quagliata, Dondoni, Guiddo, Barberini, Gerbaudo, Minicucci; recupero: 1′ pt, 5′ st.
Reti: 40′ pt rig. Cittadino (L), 35′ st Dondoni (A).
di Lucio Ianniciello
Avellino e Latina si dividono la posta. Qualche anno fa irpini e pontini si giocavano la Serie A con una semifinale e una finale dei play off di cadetteria. Altra storia, altra categoria. L’arbitro Caldera stasera non e’ stato certo benevolo nei confronti dei lupi, almeno due rigori netti negati, da contraltare uno concesso al Latina sul finire del primo tempo. Sicuramente il team di casa non e’ stato lucido sotto porta, pochi tiri nello specchio, poi gli ospiti potevano addirittura raddoppiare. Il Lanusei gira a 41, primo, il Trastevere perde contro il Latte Dolce ma deve recuperare la gara contro Anagni il 30 dicembre. I lupi chiudono a -7 dalla vetta il girone d’andata.
Bucaro sorprende, non in difesa dove giocoforza Dionisi deve scalare da centrale, ma a centrocampo e in attacco, infatti Da Dalt non figura nel tridente offensivo ma da mezzala, Carbonelli ce la fa con Gerbaudo relegato in panca, Mentana punta centrale, De Vena e Ciotola ai lati. Le assenze per squalifica di Pizzella, Matute, Morero e Tribuzzi pesano. A specchio il Latina, Ranellucci guida la difesa, in attacco Fontana è sostenuto da Atiagli Nelson e Masini. Devono passare 9′ per registrare un’azione degna di nota, Barberini in area irpina non è fenomenale nello stop ma comunque ci vuole l’intervento di Dondoni per evitare il peggio. Due giri di lancette e Mentana reclama il penalty per una cintura di Ranellucci, Caldera fa correre. Al 14′ altro episodio sospetto in area nerazzurra, Galasso tocca di mano ma l’arbitro lombardo non ravvisa gli estremi del calcio di rigore. Prive di pericolosità le conclusioni di Da Dalt, ben sopra il montante e Cittadino, punizione centrale tra le braccia di Lagomarsini. Il primo giallo è per Quagliata, dalle due palle inattive conseguenti l’Avellino deve “accontentarsi” solo di una saponetta di Guiddo in presa alta, non sfruttata, con l’ex Dionisi in agguato. Dondoni va a pareggiare il conto delle ammonizioni. La zuccata di Ranellucci, marcato da Dondoni, sarebbe la più nitida occasione, palla di poco fuori, se non fosse per una segnalazione di fuorigioco. Al 39′ Dionisi commette una grave ingenuità, sgambetta Masini appena dentro l’area, Caldera fischia il penalty che Cittadino va a trasformare di potenza e precisione eludendo l’intuizione di Lagomarsini. Piove sul bagnato in casa Avellino, Carbonelli deve uscire per noie muscolari, entra Buono. Duplice fischio tra la disapprovazione del Partenio Lombardi.
Si riprende con Gerbaudo al posto di Ciotola. Striscione della Sud: “Onere e onore, De Cesare ricorda le tue parole”. Anche Di Napoli ricorre al primo cambio, Merlonghi per Atiagli Nelson. Al 7′ De Vena di testa non è preciso, apprezzabile il suo tentativo. Dopo 3′ altro torto ai lupi, Mentana viene steso in area dal solito Ranellucci, è rigore ma Caldera mette per l’ennesima volta il bastone tra le ruote. Entra Tompte e il Latina è pericoloso, Masini se ne va da solo, con un improbabile esterno manda a lato. Modifiche in casa irpina, De Vena punta centrale, Da Dalt e Tompte a sostenerlo. Caldera ne combina di tutti i colori, niente giallo a Cittadino per un fallo non da poco su Di Paolantonio. Proprio quest’ultimo lascia il campo per Sforzini, lupi a trazione anteriore, una sorta di 4-2-4. Ci prova Gerbaudo, il suo tiro radente si perde di poco sul fondo. Il portiere Guiddo viene ammonito per perdita di tempo. L’Avellino è arrabbiato, prova e riprova e con uno dei pochi tiri nello specchio della porta trova il pari, Gerbaudo da palla inattiva pesca Dondoni, bella conclusione ad incrociare in piena area pontina sul quale Guiddo nulla può. Il Partenio Lombardi s’infiamma. Per il bottino pieno l’Avellino deve dare qualcosa in più, i 5′ di recupero possono aiutare. Da una mischia in area nerazzurra non arriva la zampata risolutrice, quella di Sforzini è deviata. Entra Capitanio per un Dondoni zoppicante. Ammoniti Gerbaudo per proteste e Minicucci, sul tiro a volo alto di Sforzini dopo un’azione ben orchestrata si spengono le speranze di vittoria dei lupi.