di Lucio Ianniciello
Entro domani era previsto il closing relativo al passaggio delle quote societarie da Taccone all’Italpol di Gravina. Benaugurante l’incontro a Roma qualche giorno fa tra i due, con tanto di fideiussione pronta ad essere messa sul piatto. E invece quando tutto sembrava andare per il meglio, il meccanismo si è inceppato. Sia chiaro, la trattativa non è saltata ma ha subito una brusca frenata. Sembra che i battenti si debbano riaprire dopo Pasqua. Sicuramente qualcosa non è andata.
Si è parlato di un passaggio delle quote a Gravina intorno al 70 – 80%, il restante a Taccone che avrebbe conservato la carica di Presidente onorario. Una trattativa piuttosto veloce nelle idee, inevitabilmente ora si allunga con il sospetto che possa anche non andare a buon fine. Intanto l’attuale numero uno biancoverde domani deve onorare gli stipendi di gennaio e febbraio ai suoi tesserati, la chiusura con l’Italpol non per caso era andata a coincidere. Nulla di fatto, Taccone dovrà provvedere a questo importante e gravoso onere, che si aggira sul milione e trecentomila euro. Gravina ci ha voluto vedere chiaro e ha preso ulteriore tempo, le dovute garanzie non sono bastate alla concretizzazione dell’affare. L’Avellino ha dei debiti, ma a pesare sulla trattativa potrebbero essere quelli fuori bilancio. Si attendono ulteriori sviluppi, altro che semplici dettagli.