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di Lucio Ianniciello
Domani c’è Teramo-Avellino, fischio d’inizio alle 17,30. Mister Capuano parla subito degli avversari e della sua squadra: “Il Teramo è forte, ha speso tanto, ha un ottimo allenatore, aveva aspettative diverse dalle attuali. Molto probabilmente pensava alla vittoria del campionato, non ai play off. La nostra vittoria invece è la salvezza. I ragazzi stanno facendo qualcosa di incredibile. Mi interessa il vantaggio sul Picerno che è di 7 punti, la classifica ci inorgoglisce. Abbiamo due trasferte difficilissime, la coperta è cortissima soprattutto a centrocampo dove ho solo Di Paolantonio e Rossetti. Con attenzione e organizzazione ottempereremo alla forza del Teramo. Silvestri l’abbiamo perso come Charpentier. È un anno particolare ma l’Avellino è forte, come l’indole dell’essere umano irpino. Non ricordo 5 pali consecutivi sullo 0-0, questo ci è capitato. De Marco è squalificato, amen”.
Bertolo è stato ufficializzato dopo lo sblocco del mercato: “È un buon giocatore, i ritmi di allenamento dell’Avellino sono mostruosamente diversi. Al momento non ce li ha, gli manca la conoscenza didattica, ha qualche chilo in più che già sta smaltendo. Il Picerno gioca col 3-5 ma con argomentazioni completamente differenti”. Ci potrebbero essere sorprese per le convocazioni: “Qualcuno dei giovani non sarà convocato perché deve andare in D, se gioca deve stare fermo per un mese e io non tarpo le ali a nessuno”, il riferimento sarebbe a Petrucci. Continua: “Capisco se uno c’è o meno con la testa, è preferibile non convocare chi aspetta di andare via. Meglio un cavallo cattivo che un leone ferito. Ci sarà qualche sorpresa, io devo sentire il peso dello scudetto dell’Avellino. Un giocatore deve essere professionista, se qualcuno è svagato non lo metto”. Attenzione sul portiere, Dini deve essere solo ufficializzato: “Alleno da tantissimi anni in C, la mia conoscenza è leggermente maggiore ad altri allenatori. Per quanto riguarda il portiere già si scriveva che per Adamonis era fatta. Alcuni nomi che sono venuti fuori non li abbiamo mai pensati. Martone e Musa sono stati bravissimi, Dini è il migliore, l’anno scorso ha vinto il campionato col Trapani. Avellino ha appeal. Tutte le scelte le condividiamo. Manca solo l’ufficialità del portiere, la scelta ha messo d’accordo società e area tecnica. Io mi occupo di campo, anche a Di Somma dicevo quello che serviva. Sarei stato molto più contento se avessi avuto giocatori con determinate caratteristiche, ora non ce li ho”.
La condizione di alcuni giocatori: “Albadoro ha avuto un po’ di febbre, non ha preso parte agli allenamenti di martedì e mercoledì oltre a saltare l’amichevole del giovedì ma domani sarà a disposizione. Alfageme sta benissimo, Parisi aveva dei valori un po’ alti e lo abbiamo rimesso a posto. Qui c’è uno staff medico di alto livello. Non posso parlare di turnazione, non la posso fare”. Ancora sul mercato: “Il direttore mi ha accontentato su qualche profilo di giocatore che lunedì si allenerà. Chiaro che non può arrivare qualcuno senza che io lo sappia o che non mi piaccia”. Che partita sarà contro il Teramo: “L’Avellino mai vittima sacrificale. Sarà una squadra guerriera e con equilibrio, sa quello che deve fare. Siamo consci di una classifica importantissima, abbiamo fatto meglio di tutti nelle ultime 5 partite, 13 punti”. Capuano sarà squalificato per il cartellino rosso contro la Vibonese, lo sostituirà il vice Padovano: “Abbiamo uno staff tecnico di grande qualità, la partita l’abbiamo preparata. Nessun problema, mi possono avvicendare in panca”.
Poi si sofferma sul ritardo accumulato nel calcio mercato per via del blocco: “Abbiamo uno svantaggio di 20 giorni, avevamo bisogno di prendere qualcuno. È normale che la trasferta ravvicinata di Catania non ci aiuta. C’è poco addestramento, mi aspetto giocatori importanti e confido in Musa e Martone che ora sono al lavoro. Per chi arriverà ci sarà una fase di adattamento, i vari codici, l’intensità. Ad aprile potremmo giocare un altro campionato. Per il momento non ci fasciamo la testa, ho un gruppo che mi segue”. Chiude con una divagazione: “Io sono verso il crepuscolo leopardiano. Oggi ci sono i social che non so nemmeno cosa sono. Non mi danno fastidio, gli orecchini indossati in allenamento sì. Non mi piace la diseducazione, i tatuaggi possono andare “. Su Federico, sbarcato in Italia e molto vicino ai lupi: “Non posso conoscere un ’98 argentino”.