di Lucio Ianniciello
Insieme a Giovanni Ignoffo non poteva mancare il suo vice, Daniele Cinelli, già reduce dalla bella esperienza in D, coronata dalla vittoria del girone G dopo lo spareggio, oltre allo scudetto nella post season. Comincia proprio dal recente passato: “Voglio ringraziare personalmente e a nome della mia famiglia Giovanni Bucaro con tutta la stima e l’affetto, abbiamo vissuto 6 mesi molto intensi, 24 ore al giorno”. Giunge il bis ma in una categoria superiore e più complicata come la C: ” Il mio percorso continua, questa piazza mi da’ emozioni uniche. Ora devo stare vicino ad un altro Giovanni, Ignoffo”. Cinelli e’ consapevole delle difficoltà e ribadisce, dopo le parole del tecnico palermitano, il suo ruolo: “Il nostro obiettivo e’ ridurre al minimo il gap. Dobbiamo fare capire di stare più uniti che mai. Vale il rispetto dei ruoli, io sono secondo, il mio e’ un aiuto continuo”.
Si e’ passati dall’euforia di Rieti allo sconforto per le vicende Sidigas: “Sarebbe importante creare sensazioni positive. Cominceranno gli allenamenti, poi ci saranno le partite ufficiali. Nel gironcino di Coppa Italia ci sono squadre piu’ avanti come Bari e Paganese. Provo dispiacere e malessere per le vicissitudini, sono stati giorni bui. Quando sono stato richiamato, e’ scoccata di nuovo la scintilla”. Conferma una indiscrezione e cerca di parlare di mercato: “Confermo che Ignoffo fece il mio nome a Bucaro, gli sono grato due volte. Riguardo ai giocatori, tanti sono andati via, altri li stiamo trattando. Con Giovanni ho parlato di quelli che possono fare parte della nostra rosa. Il cuore lo dobbiamo mettere da parte. Qualsiasi scelta passa per il confronto con Giovanni”. Le ultime parole di Cinelli, in foto con Ignoffo, il preparatore dei portieri Pagotto (il più alto) e il preparatore atletico Di Mauro, dimostrano ancora il suo attaccamento all’Avellino, inoltre ribadisce le insidie dell’attuale Serie C: “Speravo di continuare qui e non ho avuto altre trattative. Parliamo di un campionato totalmente diverso. Adesso la C e’ una B2. Tra la C2 di una volta e la D lo scarto era minore”.