La telenovela continua sul fronte societario. Dopo la respinta dell’offerta di Gubitosa da parte di Taccone, intorno all’ora di pranzo di ieri, con tanto di nota dell’Hs sulla chiusura definitiva della trattativa, nel pomeriggio della stessa giornata si riapre. L’incontro tra Gubitosa e Taccone avviene all’hotel De la Ville di Avellino. Dopo l’ennesimo tentativo, qualcosa cambia fino a giungere all’attuale fase di stallo.
In sostanza la richiesta di Gubitosa non è negoziabile, Taccone sul punto in disaccordo qualche ora prima, ossia l’acquisto del 100% del pacchetto azionario, fa un passo indietro dimostrandosi disposto a una tale eventualità. La proposta di Gubitosa, però, è comprensiva di otto punti. Il nodo sussiste su due di questi. Uno riguarda una garanzia chiesta dal patron Hs sui debiti fuori bilancio da ammortizzare con una fidejussione. L’altro punto prende in considerazione un’ulteriore garanzia relativa al caso Money gate, qualora dovesse esserci la retrocessione a tavolino dell’Avellino. Taccone risponde picche, non sentendosi in dovere di subordinare la cessione dell’intero pacchetto azionario a fidejussioni su vecchie questioni o su altre nemmeno prevedibili e ipotizzabili. Altra pausa di riflessione, in attesa di sviluppi a breve in quanto la trattativa non si potrà protrarre a lungo.
Il Presidente Taccone ha confermato che ci sarebbero ulteriori gruppi e cordate vogliose di rilevare l’Avellino. Infine per quanto riguarda Angelo Ferullo, che detiene il 15% del team irpino, Gubitosa lo ha definito un enigma, soprattutto con riferimento ad un fantomatico 70% nelle sue mani certificato da un presunto precontratto.