di Lucio Ianniciello
Lunch match molto delicato domani al Partenio Lombardi, l’Avellino affronta il Cittadella nella prima delle sue quattro finali. I veneti già hanno ipotecato ampiamente i play off, con un bel bottino di punti potrebbero anche raggiungere il secondo posto che significa Serie A. I lupi al momento sono ancora fuori dai play out solo per gli scontri diretti a favore rispetto al Novara e non possono sbagliare anche se dovranno sfidare la squadra cadetta più forte in trasferta. Il grande ex è mister Foscarini, ben 13 anni a Cittadella, percorso che gli è valso l’appellativo di Ferguson del Piave. Per capire ancora meglio quanto sia importante il match di domani per l’Avellino, lo testimoniano la visita ai giocatori di padre Giacinto De Gianni e la scorta, con tanto di comunicato, che offrirà la Curva Sud ai biancoverdi fin dalle ore 10 dal Green Park Hotel, sede del ritiro.
Foscarini cambierà qualcosa, a Carpi ha perso altri due giocatori, Marchizza squalificato e Ngawa che, seppur convocato, andrà in tribuna. Di contro Kresic e D’Angelo saranno a disposizione e ci sono alte probabilità che scendano in campo dal 1′. Un caso ormai è Bidaoui, fuori dalla lista pure per domani così come l’ecuadoregno Cabezas. Non figurano tra i convocati (sotto) nemmeno i terzini Pecorini e Rizzato, ancora acciaccati. In porta ci sarà Radu, rientrato, dopo uno stop che durava dal 10 febbraio, a Carpi. La linea difensiva a 4 ha scelte obbligate sugli esterni bassi, Laverone a destra e Falasco a sinistra. Al centro Migliorini sarà in coppia con uno tra Kresic e Morero, un vero e proprio ballottaggio tra il croato e l’argentino. Sugli esterni alti non si toccano Molina e Vajushi, i più in forma come interpreti del ruolo. In mezzo D’Angelo potrebbe scalzare De Risio, anche se quest’ultimo con Foscarini è diventato un punto fermo. Difficile fare a meno della fisicità e delle buone geometrie di Di Tacchio. Il tandem d’attacco sarà nuovo di zecca, Ardemagni ed Asencio titolari a Carpi si accomoderanno in panca per far spazio, anche in ottica turnover, a Morosini alle spalle di Castaldo. Con Molina e Vajushi dal 4-4-1 si può passare al 4-2-3-1. Gavazzi sarebbe la variabile, si è sacrificato in Emilia difendendo dopo l’uscita di Ngawa e l’espulsione di Marchizza, tuttavia Foscarini potrebbe utlizzarlo a gara in corso o fargli osservare un turno di riposo.