di Lucio Ianniciello
È tempo di far partire il progetto tecnico in casa Avellino, quello societario quasi sicuramente avrà altri risvolti, anche a breve. Walter Novellino sarà il timoniere per le prossime due stagioni. L’ altro Walter, il Presidente Taccone, dopo aver presentato la campagna abbonamenti 2017-2018, dice: “Quest’anno non vogliamo salvarci all’ultima giornata, non vogliamo soffrire. Dobbiamo disputare un campionato divertente”. Poi rincara: “L’anno scorso abbiamo sbagliato con il progetto Toscano e ce ne scusiamo, stava succedendo la stessa cosa di anni fa, quando non avevo la voglia di andare allo stadio perché i giocatori non sudavano la maglia. E ciò mi condizionava la settimana, la appiattiva, addirittura cambiava la mia vita”. Non si fa sfuggire di aggiungere l’ importanza dei tifosi, storicamente una delle forze trainanti di questa squadra. Poi spazio a Novellino.
“È bastato poco ieri per trovare l’intesa. Giustamente il Presidente non vuole soffrire, la prossima cadetteria sarà più difficile tra squadre retrocesse e promosse. Anche noi siamo forti, non difettiamo nemmeno a livello economico. L’entusiasmo che ho mi ha convinto ancora di più. Voglio fare bene, saremo anche noi protagonisti”. Una riflessione su quello che è stato, su una salvezza che è stata raggiunta si’ all’ultima giornata ma dopo un ottimo girone di ritorno: “Devo ringraziare tutti, l’aiuto della società è stato determinante. La penalizzazione ci ha condizionato, fino a Pisa giocavamo meglio di tutti”.
Un accenno a quello che sarà : “Ho molta fiducia nei miei collaboratori, lo staff tecnico è confermato. Dobbiamo puntare su elementi affermati, non più scommesse. Ci saranno anche under. I dirigenti devono seguirmi ma saranno loro a dover mettere in piedi tutto. Dovremo confermare gran parte dei ragazzi. A centrocampo e in attacco ci dovranno essere giocatori che aiutano i giovani. Puntiamo a un campionato dignitoso”. Novellino è un passionale, vive il calcio con grande partecipazione, ancora di più nella sua terra: “Non vedo l’ora di andare al ritiro di Cascia. Mi fa piacere che gli avellinesi hanno apprezzato soprattutto il Novellino uomo dopo che molti storcevano il naso su cose, negli anni passati, che io non ho mai detto su questa piazza. Il mio entusiasmo è importante. Il gruppo va formato non urlando o insultando”.
Il punto di riferimento del tecnico altirpino è stato sempre il 4-4-2: “Ho bisogno delle ali ma anche dei Lasik. Si può lavorare però anche sul 3-5-2. Tuttavia io ho sempre vinto col 4-4-2 e proporrò questo schema”. Per il mercato conterà il rapporto con società di Serie A e Novellino cita l’Atalanta, la Roma, dei vari Verde, Radunovic, Djimsiti, considerando a ragione che l’Avellino ha dato giocatori in Serie A negli ultimi anni ma anche alla Nazionale maggiore, tipo Zappacosta. Una considerazione sulla scelta della sua seconda terra, l’Umbria, per il ritiro. Prima fa una battuta: “Santa Rita ci accomuna, la Santa dei casi impossibili”, poi chiarisce: “Non abbiamo scelto Sturno come è successo negli ultimi due anni solo per il fatto che a Cascia abbiamo più possibilità di far amichevoli contro squadre più quotate”.
L’ultima battuta è del Presidente Taccone e riguarda l’eventualità che si possa tenere in estate un triangolare alla memoria di Paolo Pagliuca con la partecipazione di Cagliari e Cremonese, allenate da ex lupi oltre che grandi amici di Paolo, vale a dire Rastelli e Tesser: “Stiamo valutando. L’anno scorso non si disputò il memorial Taccone. Siamo rimasti molto affezionati a mister Pagliuca. Ho parlato già con Rastelli e non ci dovrebbero essere problemi”.