di Lucio Ianniciello
L’Avellino si rifa’ un po’ il trucco per apparire ancora più bello nel girone di ritorno. Aver girato a 31 punti è stata una manna (16 punti nelle prime 16 partite, ben 15 nelle ultime 5, en plein). Solo un punto in meno rispetto all’Avellino di Rastelli della passata stagione. E allora le prospettive possono essere più rosee. I cambiamenti di Tesser, la perspicacia di Taccone e il rientro di Castaldo i fattori determinanti di questa scalata di fine anno che ha avuto dell’incredibile. Zona play off agganciata.
Tuttavia i lupi devono essere puntellati per consolidarsi ai vertici. È fatta per Sbaffo e Pucino (in foto), manca solo l’ufficialità. Per il giocatore attualmente al Como è un ritorno dopo i 6 mesi dell’anno scorso, sarà il jolly da impiegare tra mediana e trequarti. Il difensore invece viene dal Lanciano e andrà a rinforzare le fasce. Entrambi, però, sono prestiti del Chievo. In difesa la caccia continua, da centrale interessa Migliorini della Juve Stabia, Mammarella (terzino del Lanciano) al momento non sembra un sogno proibito. Un po’ raffreddata la pista Suagher. Dalla cintola in su, l’Avellino da’ ampie garanzie ma un centrocampista in più non guasterebbe. In attacco bisogna fare i conti con le legittime ambizioni di Trotta di approdare in Serie A. Si è fatto sotto il Frosinone, onestamente non il meglio per la gol scoring machine, le altre sono alla finestra. Si sondano, perciò, anche vari attaccanti: Comi potrebbe ritornare in Irpinia al di la’ della cessione di Marcello. Al momento sembra l’unico nome plausibile, anche perché il reparto offensivo biancoverde gira a meraviglia. Poi altri nomi fantasiosi, da Galabinov a Sforzini. In uscita Soumare’ e Giron, al Melfi, Zito tra Catania, Lecce (Lega Pro) e Pescara. Tutino e Napol faranno ritorno rispettivamente a Napoli e Atalanta.