di Lucio Ianniciello
Domani l’Avellino inaugura il doppio turno casalingo oltre al trittico di partite in una settimana, si chiuderà a Castellammare di Stabia il 29 settembre nel derby contro la Cavese mentre mercoledì 25 ci sarà la Virtus Francavilla. Mister Ignoffo non ne vuole sapere, pensa solo al Bisceglie: “Non parlo di mercoledì, domenica e’ la nostra partita. Dobbiamo continuare nel percorso che ci può far rendere al meglio, gli interpreti fanno la differenza”. La duttilità e appunto l’interpretazione sono importanti, lo spirito e la mentalità fondamentali per il tecnico di Monreale: “Se si ricoprono più ruoli e’ un vantaggio. Sul gol di Charpentier, Laezza si trovava li’ perché doveva esserci. Piu’ soluzioni negli undici e nel modulo possono anche cogliere di sorpresa gli avversari. Fondamentale quello che ci mettono i ragazzi. Si deve alzare l’asticella, il campionato e’ lungo”. Il discorso si sposta sulla condizione dei ragazzi: “Senza Karic e Palmisano ci sono poche alternative in mezzo. Il croato dalla prossima settimana comincerà a muoversi. Sarei felice se fosse pronto per la Cavese ma la vedo dura. Da valutare Morero, Laezza ha un problema alla mano. Dopo la rifinitura sciogliero’ gli ultimi dubbi. Dobbiamo essere convinti delle nostre potenzialità con questo tipo di mentalità”.
Oggi Duilio Evangelista e’ stato contrattualizzato: “Si e’ allenato 3 settimane con noi, completa l’organico. Nel corso del campionato può essere utilizzato, farà vedere il suo valore”. Charpentier o Albadoro in attacco? “Potrebbero giocare entrambi”, quindi possibilità anche di cambiare rispetto al 4-5-1. Ignoffo viene stuzzicato su Illanes: “Viene dalla Fiorentina, e’ un centrale aggressivo, gamba importante, veloce. Mi sta dando garanzie così come Zullo, Morero e Laezza. Sta crescendo Fallou, potrà dire la sua”. La sua impressione sul Bisceglie: “La sfida di domani e’ piena di insidie, ostica. Loro fanno giocare male gli avversari, sono fisici, pericolosi sui calci piazzati, fanno densità nella zona della palla, cercano la punta. Dobbiamo approcciare il match ferocemente”. Al momento non vede Celjak come centrale difensivo e motiva: “Se mi servisse ricoprirebbe bene quel ruolo ma ora tre centrali li ho e quindi non e’ una pista percorribile”. Si sofferma su Alfageme: “Ha lavorato meno, ci può dare alternative di ruolo. Non è un centrocampista ma a Vibo l’ho utilizzato da esterno”. Il Bisceglie non viene da un gran momento, battuto anche dal Gravina che milita in D ma Ignoffo non si fida affatto: “Il calendario diventa facile se te lo crei tu. Il Bisceglie e’ tosto, dalla negatività vorrà trasferire la sua forza. Avellino e’ un ambiente importante ma dobbiamo farlo diventare motivo di esaltazione per noi e non per gli altri. Loro hanno idee ben chiare e precise. Hanno affrontato su quattro partite tre squadre molto forti come Reggina, Catanzaro e Potenza. Non dobbiamo essere tratti in inganno”.
Il mister propende per le buone occasioni che potrebbero arrivare dai calci piazzati, chiude con pubblico e società: “L’entusiasmo cresce, con i risultati la gente e’ invogliata, incuriosita da quello che si da’. Noi facciamo il nostro dovere sul rettangolo di gioco, da ciò ne potrebbe trarre beneficio la proprietà”.