CALCIO, US AVELLINO. Mario Dell’Anno in conferenza stampa: “La mia iniziativa per far svegliare gli altri, penso che De Cesare non voglia vendere”.

CALCIO, US AVELLINO. Mario DellAnno in conferenza stampa: La mia iniziativa per far svegliare gli altri, penso che De Cesare non voglia vendere.

di Lucio Ianniciello

Lo storico tifoso dell’Avellino Mario Dell’Anno ha convocato una conferenza stampa che si e’ tenuta alle 11 presso il capoluogo irpino per render nota la sua iniziativa relativamente alla crisi Sidigas: “Abbiamo presentato una manifestazione d’interesse, l’ho consegnata materialmente all’Us Avellino, al Sindaco e alla Provincia. Chi e’ interessato si faccia avanti. Ne’ Mauriello e ne’ De Cesare hanno detto chiaramente che l’Avellino e’ in vendita. Dobbiamo impedire assolutamente che venga messa la rosa sul cadavere. La manifestazione d’interesse deve giungere prima del 12 luglio”. Data fatidica, quest’ultima, per la sorte Sidigas visto che si terrà l’udienza in Tribunale sull’istanza fallimentare. Dell’Anno ha più certezze che dubbi sulla questione dell’eventuale acquisizione, gli interrogativi sono molto eloquenti: “Adesso la società ci deve dare i numeri. La vogliono vendere? Fare un passo un passo indietro significa vendere? Solo il Sindaco ha detto cio’, non la società. Il 4 agosto c’è la Coppa Italia, il ritiro?”. Continua: “Le cordate dove sono? L’unica carta vera e’ della mia Associazione per la Storia. Stiamo facendo tutto questo per far svegliare gli altri”.

Chiara la strategia: “Noi non siamo in condizione di comprare, possiamo fare da tramite”. Le voci circolano, Dell’Anno svela: “Mi ha chiamato una persona ma non e’ Iacovacci. Mi ha proposto di fare il Presidente, non mi interessa così come entrare nel Cda”. Senza fare giri di parole esprime la sua idea: “Secondo me De Cesare non vuole vendere. Impossibile farlo congiuntamente per calcio e basket. Non so nemmeno se l’Avellino ha debiti, penso di no”. Il tempo passa, tutto in altro mare per la prossima Serie C, campionato nel quale l’Avellino e’ stato iscritto: “La soluzione sarebbe un bagno d’umiltà, a cominciare da me. Un campionato di transizione oppure devono subentrare altri”.

L’attenzione si sposta sul valore dell’Avellino: “Il valore di una società di Serie C si aggira dai 500.000 ai 2 milioni di euro. Il 20 maggio 2010 andai da Pugliese per rilevare il logo. L’idea era l’azionariato, sarebbe perfetto”. Dell’Anno evidenzia i ruoli diversi di Curva Sud e Associazione per la Storia, poi rivela: “Ieri ho parlato due volte con De Cesare il quale mi ha detto che non c’è niente di concreto. Chi vuole l’Avellino deve farlo prima del 12”. La gente interessata, concretamente o meno e’ difficile saperlo, ci sarebbe: “Nessuno e’ di Avellino”. Ribadisce: “Siamo giunti al 5 luglio, qualcuno della società si e’ espresso? Io voglio il bene del calcio ad Avellino. Mi dispiace per il basket e per i dipendenti Sidigas”. Va giù duro: “I Presidenti come i calciatori vanno e vengono. De Cesare deve farci vivere questo campionato. Se pensa di usare lo sport per altri scopi ha sbagliato piazza”. Così conclude: “Voglio che gli altri escano allo scoperto. Non possiamo abituarci ai delinquenti del calcio. Se ci sono imprenditori seri il curatore li prende subito in considerazione, e’ importante monetizzare per soddisfare i creditori. Io non mi devo fare pubblicità, il valore delle quote nominali sono di 2500 euro”.