L’Avellino ha messo alle spalle il secondo giorno di lavoro al Partenio Lombardi. Domenica si partirà per il ritiro di Cascia. La novità è rappresentata dalla presenza di Salvatore Molina. L’anno scorso l’esterno cartellinato con l’Atalanta fu sfortunato in Irpinia, infortunio alla caviglia ed esordio mai bagnato con i lupi fino a che a gennaio ci fu il ritorno alla base. Forte la dichiarazione del Presidente Taccone 7 mesi fa: “È inabile al calcio”. Eppure ritornano, verrebbe da dire. Fondamentale il parere di Novellino che lo ricorda dai tempi splendenti di Modena. Quasi preistoria nel calcio, stagione 2013-2014. E allora il tecnico montemaranese vuole testarlo, sarebbe un’opzione di lusso se ritrova più di qualcosa del giocatore che era. Dopo le vicissitudini passate, non si pensava che si potesse riportare l’atalantino alle falde del Partenio. Si è messa una pietra sopra, dal punto di vista del rapporto. Se l’Avellino lo ha richiamato, si presume che le condizioni fisiche siano almeno migliori a quelle di qualche mese fa. È in prova, così si dice. Si sa che Novellino predilige il gioco sulle fasce, Molina è un ottimo interprete del ruolo. Tuttavia da tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Vedremo, se son rose fioriranno. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.