di Lucio Ianniciello
Domani arriva il Pescara al Partenio Lombardi ma nella mente non può che esserci la sconfitta nel derby di Salerno. Novellino fa subito una premessa: “E’ stata una settimana durissima, abbiamo perso due battaglie ma non la guerra. Sono allenatore e irpino, ecco anche il mio comportamento verso il tifoso a cui chiedo scusa. La mia non è stata una bella reazione però sarebbe cosa buona e giusta non attaccarmi a livello personale. È stata una brutta settimana anche per i ragazzi. I derby vanno presi in un’altra maniera. Siamo consapevoli di queste due partite ma ora dobbiamo guardare il campionato. Strameritiamo la salvezza, alla fine si fanno i conti. Domani aiutateci”. Ieri c’è stato un bell’abbraccio tra il mister e il Presidente Taccone in allenamento: “In quel gesto c’è tutto. Lui mi ha portato qua, ha fatto tanto. Dobbiamo essere uniti, il Presidente c’è sempre”.
Nella contestazioni in settimana provenienti da una sparuta schiera di tifosi, Novellino è stato invitato a lasciare: “Io ho dignità, questa squadra la porterò alla salvezza. Non è da me lasciare la barca in momenti di difficoltà. Abbiamo avuto tanti infortuni, al completo nessuno ci ha messi sotto. Combatterò sino alla fine”. La vecchia guardia e l’artiglieria pesante devono farsi sentire: “Per un calciatore ci possono essere momenti complicati, Ardemagni per esempio. Castaldo e D’Angelo sono stati criticati per non essersi presentati a Salerno ma sono scelte che vanno rispettate. Ferrini diceva che in determinate situazioni non si ha torto e non si ha ragione. É gente che deve aiutare e sono convinto che lo farà”. Ci si chiede cosa manca all’Avellino in certe partite: “Batterei sul carattere e la personalità. Se sono a Salerno e Minala va a sfottere, io lo butto fuori. Così si entra in partita. L’attesa per il derby era notevole. Nei 20′ iniziali di Venezia per esempio non era la mia squadra, come a Salerno”.
Il Pescara è in crisi, da Zeman ad Epifani la situazione è anche peggiorata: “Non ho paura della mia squadra, dobbiamo fare punti. Non è tattica, domani, scusate il termine, è una questione di palle”. Le condizioni generali dei lupi: “Abbiamo un problema con Gavazzi, ha qualche linea di febbre. Questo è un anno particolare, nemmeno Montevergine ci aiuta. Comunque grossi problemi non ce ne sono, ci vuole la testa. Non ho paura di nessuno”. Il tecnico montemaranese fa capire esplicitamente che domani è il tempo di Migliorini, poi dice: “Il Pescara come individualità è fortissimo. Se siamo quelli di Empoli e Novara va bene”. Ultima spiaggia per Walter? “Mi sento ancora giovane, per me non è l’ultima spiaggia, c’è ancora il tempo per sognare”. Novellino ammette i problemi in avanti, con Ardemagni a secco da novembre anche perché non rifornito a dovere: “Non ho mai potuto giocare con due punte, infortuni e problematiche varie, come per esempio Cabezas, anche sugli esterni”.
Le colpe dell’ultimo tonfo: “Quando dico che è colpa mia è normale che le stesse vanno condivise. Ci tenevo a Salerno, ero più arrabbiato dei nostri tifosi. Questi giocatori che ho sono i migliori”. Ancora su Castaldo e D’Angelo, non al 100%, ma si sofferma prima su Bidaoui: “Quando Liedholm mi sostituiva, pochissime volte a dir la verità, era perché non la prendevo mai. Bidaoui va accarezzato, bisogna fare un unico blocco. Castaldo ha recuperato ma non è al meglio, per D’Angelo dobbiamo provare dopo la botta al polpaccio in allenamento. Comunque abbiamo alternative”. Settimana anche piena di novità societarie, con i Gravina in rampa di lancio da qui a qualche mese: “Io conosco Taccone, é lui il mio Presidente. Della trattativa non so niente, L’Avellino non può fare a meno di Taccone”. Infine una battuta su Morosini: “Penso che a Vercelli possa essere con noi”.