di Lucio Ianniciello
Avellino – Empoli, un match di alta classifica domani al Partenio Lombardi. I toscani hanno collezionato 11 punti, uno in meno i lupi. Gli umori sono diversi, gli azzurri devono riscattare la sconfitta interna col Cittadella, i biancoverdi vengono dal colpo esterno a Novara. “Ho 22 titolari, i ragazzi mi seguono. Ci apprestiamo a disputare una gara importante, bella da giocare. Voglio una partita tosta, è fondamentale stare sul pezzo sino alla fine”. Così esordisce mister Novellino nella conferenza pre gara. Si rammarica per un piccolo problema ad Asencio, per il resto squadra al completo se si esclude Gavazzi che comunque si aggreghera’ da qui a non molto.
Il montemaranese sa che può contare sul suo team: “Moretti sta benissimo, D’Angelo e Paghera pure. Le certezze le ho avute da Cascia. È bello avere la disponibilità di tutta la rosa. La certezza è la determinazione di quello che si fa. Il nostro è un percorso, a me piacerebbe vedere la mia squadra forte. Certo che sfidiamo un avversario fortissimo”. Non si fossilizza sulla disponibilità di un giocatore o dell’altro o del loro posizionamento in campo: “L’equilibrio si trova ogni domenica, Laverone può giocare più avanti, Bidaoui può esserci. È importante la consapevolezza della propria forza”. Poi batte sull’atteggiamento, componente imprescindibile. Una riflessione sulle ottime risposte di Ngawa e Asencio: “Il lavoro paga, il tempo mi ha dato ragione. Bravi questi due ragazzi ad aspettare e ad entrare”.
Qualche espulsione di troppo per Novellino: “Sono un passionale ma mi sono sempre rivolto con educazione. Ora basta essere buttato fuori a 64 anni”. Benedetta abbondanza: “È molto importante così posso scegliere”. Uno sguardo indietro: “Non siamo stati fortunati nelle prime uscite in trasferta. Voglio una partita caratteriale, non dobbiamo essere appagati”. Dove può arrivare questo Avellino? Il mister non smorza: “Credo che sognare non è proibito. I nostri tifosi devono sognare. Non dimentico la curva di Novara. Siamo noi a dover farli sognare, con umiltà”.