Il concreto rischio della chiusura della Curva Sud, in occasione della gara di sabato prossimo, Avellino-Vicenza, è un provvedimento che penalizzerebbe tutti i tifosi irpini che hanno sempre mostrato correttezza e comportamenti civili in ogni occasione.
Questa società ribadisce la condanna del deprecabile episodio avvenuto prima di Avellino-Verona dello scorso 11 febbraio, con il danneggiamento dell’auto sulla quale viaggiavano Presidente e dirigenti del Verona, nonché dell’atteggiamento avuto, manifestato attraverso i fischi, da parte degli spettatori presenti allo stadio in occasione del messaggio di solidarietà diffuso da questo club – relativo all’episodio – per mezzo degli altoparlanti.
La società prende le distanze, nella maniera più decisa, dall’autore dell’inqualificabile gesto che ha leso l’immagine di una città, di un club, ma soprattutto della stessa tifoseria che si è sempre distinta per comportamenti generosi, civili e ora rischia di essere etichettata come violenta per causa di qualcuno che non è possibile definire sostenitore di una causa sportiva.
La netta posizione di questa società, rafforzata ulteriormente dall’incontro avuto questa mattina presso la Questura di Avellino, è chiara e inequivocabile così come decisa deve essere la presa di distanza da parte dei tifosi – portatori sani di valori, su tutti il rispetto, la sportività e la correttezza – nei confronti di chi infanga il buon nome del tifo biancoverde, rischiando di condannare e di penalizzare gran parte dei sostenitori dell’Avellino.