di Redazione sportiva
Una settimana tribolata in casa Avellino. Il post Vicenza ha riservato molte sorprese negative. E non si parla di calcio giocato. Sono giunti i deferimenti per il Presidente Walter Taccone, il dg Massimiliano Taccone e il ds Enzo De Vito. Sotto la lente d’ingrandimento i casi Arini e Trotta, presunto pagamento in nero per il primo quando era alla Fidelis Andria e mancata corresponsione dell’importo al Fulham entro il 24/06/2016 per il secondo. Il Presidente Taccone smorza tutto non ritenendo assolutamente fondata l’accusa di cui al primo caso e asserendo che la questione con la società inglese alla data di cui sopra era ancora in via di definizione. Convinto di uscirne ancora una volta pulito e vincitore, con l’avvocato Chiacchio a sostenere le sue ragioni. La CO.Vi.So.C. è inflessibile, non passa uno spiffero ma la dirigenza ha le sue buone armi per respingere le accuse di tale organo. Ne ha di più il Presidente, l’Avellino, a sua detta, non incorrerà in alcuna penalizzazione. Le spine del settore giovanile relative alla precedente e scellerata gestione, cadono sulla testa di Enzo De Vito, 4 mesi di inibizione per lui. Anche le casse della società ne risentono, multe a go go. Come se non bastasse, è di ieri la notizia che alla Tribuna Terminio del Partenio Lombardi sono stati apposti sigilli per la mancanza di sicurezza. Dovranno effettuarsi dei lavori, chiusura parziale del settore dove è ubicata la postazione per i giornalisti. Nella gara di sabato prossimo con la Pro Vercelli c’è il rischio che gli abbonati della Terminio possano trasferirsi in Montevergine. Si attendono buone nuove. Una settimana da brividi, tutto in concomitanza con la visita della squadra al Santuario di Mamma Schiavona. Si spera che gli effetti positivi della Madonna nera si possano vedere sul campo. Toscano ha le sue rogne, ma qualcosina di positivo a Vicenza si è visto. I lupi comunque giacciono in fondo alla classifica e le ombre prevalgono in modo netto sulle luci. A dir la verità, solo di spiragli si può parlare. Su quelle bisogna lavorarare.