di Lucio Ianniciello
I 6 mesi di Novellino ad Avellino hanno lasciato il segno. Salvezza ottenuta a ritmo play off dopo il disastro di Mimmo Toscano, esonerato dopo 16 gare con solo 16 punti incamerati. A stagione conclusa, è già tempo di futuro. E questa volta l’Avellino non vuole sbagliare. La Serie B è un patrimonio per la città e la Provincia, ma i progetti dalla prossima stagione potrebbero essere più ambiziosi.
Nuovo assetto societario, nessun terremoto, potenziamento e maggiore organizzazione. L’ambizione richiede giocoforza delle modifiche. Michele Gubitosa resterà, il dg Massimiliano Taccone e il ds Enzo De Vito non si toccano. Il Presidente Walter Taccone non rinuncia al marchio fortemente irpino della dirigenza. La novità è rappresentata dall’entrata di un terzo socio, con la possibile ripartizione delle quote al 33%. I papabili sarebbero il deputato Angelo D’Agostino e l’attuale Presidente del Genoa Enrico Preziosi, entrambi irpini. Non sarebbe cattiva l’idea di coinvolgere il Presidente della Scandone basket, Gianandrea De Cesare, ingegnere napoletano. Il riassetto prevederebbe un “filtro” importante, una figura che ricoprirebbe il ruolo di amministratore unico. Un manager, un professionista utile ad una società che si pone obiettivi più importanti.
La questione allenatore sembra prendere con decisione la via di Montemarano. La riconferma di Walter Novellino non è cosa fatta ma le possibilità salgono vertiginosamente. Ieri, durante la benemerenza conferita dal sindaco del Comune altirpino Beniamino Palmieri al tecnico, si è capito che tra Avellino e Novellino il matrimonio si sarebbe potuto fare. Conferme anche oggi, dopo l’incontro tra allenatore, De Vito e Massimiliano Taccone. L’idea sarebbe quello di un biennale. “Monzon” chiede garanzie tecniche, il capitale e il socio in più vanno verso la direzione di cui sopra. La richiesta è già sul tavolo, non ci dovrebbero essere problemi per il nero su bianco.