di Lucio Ianniciello
Il monday night di Crotone si avvicina. L’Avellino deve fare i conti con le porte girevoli dell’infermeria. Chi esce (Bastien, Nitriansky), chi entra (Trotta, Ligi, Tavano), chi vi rimane (Rea). Fresche sono le notizie riguardanti l’ex Fulham (fastidi alla caviglia, esattamente al malleolo, per la Calabria però ce la farà ) e l’ex Bari (adduttore della coscia sinistra, più difficile il suo impiego). Per Tavano e Rea lo stop dovrebbe aggirarsi intorno al mese. Tesser, quindi, ha problemi in difesa e in attacco mentre la mediana, compresi i trequartisti, scoppia di salute, almeno quella.
Nel reparto arretrato, lo scivolamento di Biraschi a destra non è più attuabile. Di centrali difensivi a disposizione del mister son rimasti l’ ex Grosseto, appunto e Chiosa che andrebbero a formare l’ennesima coppia di queste prime 12 partite. A destra salgono le quotazioni di Nica. Nitriansky? Fara’ parte della spedizione, difficile che venga utilizzato. A sinistra i galloni del titolare a Pietro Visconti. L’albero di Natale dovrebbe essere il modulo. La difesa a tre, al momento, non sembra avere grosse chances ma non è da escludere. A centrocampo non ci sono dubbi su Arini, Jidayi e Gavazzi. Zito e D’Angelo scalpitano, stanno bene, potranno essere ottime alternative. In avanti bisogna sfruttare lo stato di grazia di Mokulu, sarebbe lui l’unica punta con i folletti Bastien e Insigne a supporto. Trotta pronto a subentrare, se risponde come ha fatto a Terni vorrebbe significare manna per i lupi. Visto il dimezzamento delle bocche da fuoco, compreso Castaldo naturalmente, saranno convocati anche Tutino e Napol che sono ancora a minuti 0. Chissà se frulla nella testa di Tesser l’idea del 4-1-4-1… qualche giorno per pensare e valutare c’è ancora. L’Avellino viene da 5 risultati utili (3 pareggi e 2 vittorie) ma non ci si può fermare, il gap accumulato ad inizio campionato non lo permette.