di Lucio Ianniciello
Vajushi è stato l’acquisto dell’ultimo giorno utile del mercato di riparazione, qualche giorno prima l’Avellino puntellava la difesa con il difensore trentaseienne Morero, proveniente dalla Juve Stabia. Oggi sono stati presentati entrambi.
L’esterno albanese esordisce così: “Sono molto contento, ho detto subito sì. Oggi ho fatto il primo allenamento, tutti bravi i compagni”. Poi si sofferma sulla trattativa e sulle sue caratteristiche: “Lo sapevo già da due giorni e ieri alle 16 ho firmato a Milano. Sono un esterno, posso giocare sia a destra che a sinistra. All’inizio Grassadonia a Vercelli giocava col 3-5-2, ho fatto il trequartista e poi mi sono disimpegnato sulla sinistra”. Loda la piazza, più calda anche rispetto a quella di Livorno dove ha giocato. Col sorrisetto sullo scambio con Paghera: “Spero ci guadagni l’Avellino”. La Serie B è un campionato lungo ed estenuante: “Un torneo duro, la Pro Vercelli ha sbagliato tante partite, scelta non felice quella di mandare via Grassadonia. L’importante è salvarsi”. Sabato alle 15 i lupi affronteranno il Foggia in uno Zaccheria senza pubblico per decisione del Casms, quest’oggi ufficializzata dal Prefetto della città pugliese: “Dobbiamo fare la nostra partita, loro sono forti, hanno vinto a Chiavari nell’ultima gara. Speriamo di prender punti”. Gli obiettivi dell’Avellino secondo Armando Vajushi: “Dobbiamo fare quanti più punti, meglio se riusciamo a raggiungere i play off”. Il numero dell’esterno albanese sarà il 7: “Dal 14 ho dimezzato e ho scelto il 7”. Ultima battuta sulle sue condizioni: “Un anno e mezzo fa ho avuto un infortunio e mi sono fermato per 7-8 mesi, ora sto bene”.
Il microfono passa a Santiago Morero: “Per me ritrovare la Serie B è una grande opportunità. Devo ringraziare la società. Ora tocca a me ripagare la fiducia”. Gli stimoli non mancano al centrale argentino: ” So che la B è più competitiva della Lega Pro, so che posso dare tanto, mi metto a disposizione per aiutare la squadra”. Da Castellammare di Stabia ad Avellino, pochi chilometri ed obiettivi completamente diversi: “In Argentina il calcio è passione, qui ho giocato anche al Nord ma con tutto il rispetto per Chievo e Siena, non si possono considerare piazze caldissime. Al Sud ho ritrovato il calore, ad Avellino c’è un ambiente spettacolare”. Ora Santiago deve sgomitare in difesa: “L’Avellino è una squadra strutturata, ha fisicità, posso giocare con tutti. È importante però muoversi di reparto, la difesa è l’anima della squadra”. Novellino ha dato il benestare per l’acquisto di Morero: “Ho parlato col mister, in difesa bisogna avere concetti chiari. Anche alla mia età si può imparare molto da gente come Novellino”. Trentasei anni e non sentirli: “Mi sento benissimo sia fisicamente che mentalmente, l’età è relativa. Fino a quando ho questa voglia, vado avanti. Giocare a calcio è la cosa più bella del mondo”. Molto chiaro e conciso sull’obiettivo dei lupi: “La cosa principale sono i 50 punti, poi si può pensare ad altro”. Ecco perché ha scelto il numero 16: “Il mio numero preferito è il 4 ma era occupato, il 16 è nata la mia prima figlia e ciò sicuramente ha influito, ma preciso che non sono scaramantico”.