Caldoro come Casaleggio. Anzi è il contrario, precisa il presidente della Regione Campania. Tempi bui e nefaste predilezioni per il governatore, che presagisce: “a breve rivolte popolari, ha ragione Casaleggio, le rivolte – aggiunge – partiranno da Napoli”. Caldoro ricorda di essersi già espresso in questi termini “un anno fa, molto prima di Casaleggio, basandosi su una valutazione politica”. “Ci saranno disordini e rivolte – spiega – per effetto di una povertà, di una tensione sociale e di una sfiducia che aumentano per la crisi economica e sociale e il punto di attacco dei disordini e delle rivolte saranno Napoli e la Campania”.
Il numero uno di Palazzo Santa Lucia fa le sue dichiarazioni choc a margine della conferenza stampa tenuta a Pompei. Caldoro si dice “sicuro” dello scoppio di sommosse per le difficili condizioni socio-economiche in cui versa il Paese. “Parlo sulla base di elementi molto precisi”. Invitato a chiarire la natura delle sue fonti, Caldoro spiega solo di attendersi per domani una risposta dal governo “per un importante dossier lavoro. E mi auguro davvero che sia positiva”. Il presidente non ha spiegato a quale dossier si faccia riferimento.