Apprendo dalla stampa che Confindustria Avellino, in vista della terza votazione per l’elezione del Presidente della Camera di Commercio Irpinia-Sannio, che si terrà il prossimo 19 luglio, ha deciso, in autonomia, di presentare un proprio candidato, individuato nell’amico Pino Bruno.
Questa scelta è espressione della sola Confindustria Avellino, rispetto alle otto Associazioni (Confindustria Avellino, Confindustria Benevento, Coldiretti Avellino, Coldiretti Benevento, CIA Avellino, CIA Benevento, CNA Avellino e CNA Benevento) che più di un anno fa, in una riunione organizzata proprio da Pino Bruno e tenutasi a Grottaminarda presso la sua azienda, con motivazioni condivise presentarono e decisero la mia candidatura, da me accettata senza riserve e senza calcoli matematici.
Dopo quell’incontro ne abbiamo avuti numerosi altri. Tra questi voglio ricordarne in particolare uno tenuto proprio presso Confindustria Avellino dove fu sottoscritto da tutte le associazioni il programma a supporto della mia candidatura. Poi, nell’ultimo mese ci siamo rivisti ancora presso Confindustria, stavolta nella sede di Benevento, in una riunione delle nostre componenti sannite, e di nuovo pochi giorni fa, il 2 luglio 2022, presso Coldiretti Benevento in una riunione congiunta delle otto Associazioni irpine e sannite.
In tutti questi incontri è sempre stato ribadito, con documenti firmati da tutti, incluso il presidente di Confindustria Avellino Emilio De Vizia, l’appoggio al sottoscritto e mi è sempre stata assegnata delega a
confrontarmi con le altre “forze” rappresentate in Consiglio per ampliare l’apporto alla mia candidatura.
Con l’insediamento del Consiglio, tenutosi il 5 luglio scorso, l’unico candidato ad essere stato presentato, a nome delle otto Associazioni, è stato il sottoscritto. Con le prime due votazioni tale consenso è stato confermato e ho ricevuto numerosi segni di sostegno e incitamento a proseguire, essendo peraltro l’unica candidatura ad aver registrato consensi sufficienti ad affrontare anche una eventuale tornata di ballottaggio.
Dopo il 5 luglio ho avuto diversi contatti e, insieme ai rappresentanti delle altre Associazioni “impegnate”, abbiamo riscontrato l’adesione al programma e alla mia candidatura di Cisl, Confesercenti, Confcoperative
e ABI e, finanche, una disponibilità di Confcommercio Avellino a convergere sul mio nome. Tutto questo sancito da un comunicato stampa congiunto diramato venerdì 8 luglio, e poi rafforzato da
singoli comunicati dei nuovi soggetti aderenti. Questo è quanto accaduto. Lo richiamo al fine di evidenziare che il nostro programma e la mia candidatura fino a ieri rappresentavano l’unica proposta in campo, che ha ormai raggiunto, con le nuove adesioni, una soglia di consenso ben superiore rispetto al quorum previsto per eleggere il presidente alla terza votazione.
Quindi non si riesce a capire di quale stallo e di quali pericoli di commissariamento Confindustria Avellino oggi stia parlando. Sono sereno perché nelle ultime ore sto ricevendo ogni forma di sostegno e incitamento da tutti coloro che hanno dichiarato di aderire al progetto costruito attorno alla mia persona, non sconfessando quanto finora abbiamo insieme programmato.
Non solo i numeri, che comunque restano dalla mia parte, ma anche la solidarietà di tutti i compagni di strada, vecchi e nuovi, mi spingono a restare in campo con rafforzata convinzione. Forse un pizzico di amarezza per il modo e i tempi con cui ho dovuto apprendere della candidatura dell’amico Pino Bruno, notificata a me e agli altri con un comunicato stampa. Anche perché proprio lui ha avuto un ruolo non secondario nella genesi di questo progetto, come più sopra ho ricordato. All’epoca egli si spese su più fronti per convincermi ad accettare tale proposta, e per illustrare ad altri la bontà della scelta, affermando in ogni sede come a suo avviso il mio profilo personale e professionale fosse la figura ideale per ricoprire il ruolo di Presidente della Camera di Commercio Irpinia-Sannio. E’ anche grazie a lui se oggi mi ritrovo in questa appassionante e gratificante esperienza.
Spero che con il tempo ci sia un momento di chiarimento, anche per capire i motivi che hanno spinto Confindustria Avellino a prendere tale decisione.
Fuori dall’ipocrisia, nel ruolo di leale antagonista in cui oggi sono costretto a partecipare, all’amico Pino faccio un sincero in bocca al lupo.
Tranquilli, la neonata Camera di commercio non rischia il commissariamento… a condizione che tutti continuiamo a lavorare con trasparenza affinché ciò non accada.
Piero Mastroberardino