Il 12 settembre hanno preso il via a Bastia Umbra (PG) le operazioni di ricevimento per le consegne del tabacco greggio Flue Cured Virginia relativo al contratto di coltivazione sottoscritto da O.N.T. Italia e Philip Morris Italia per il raccolto 2016, di complessive 10.000 tonnellate provenienti dagli areali tabacchicoli del Veneto e dell’Umbria e che rappresentano oltre il 30 % del tabacco Bright prodotto a livello nazionale. Nelle prossime settimane comincerà in provincia di Caserta il ritiro di 11.000 tonnellate di Burley, prodotte tutte in Campania, prevalentemente nelle province di Benevento e Caserta, ma in parte anche a Salerno e Avellino.
La produzione, realizzata da 106 aziende su una superficie di 2.900 ettari, rientra nell’accordo nazionale sottoscritto da Coldiretti e Philip Morris Italia e proiettato al 2020 per un volume complessivo di 21.000 tonnellate (10.000 di Bright e 11.000 di Burley) e per un valore di oltre 50 milioni di euro.
L’avvio non facile della campagna produttiva, a causa delle criticità meteo, ha richiesto un impegno particolare ai produttori, nonostante gli sforzi messi in campo nell’attività di assistenza tecnica agronomica per cercare di supportarne le scelte, sempre guardando ad un risultato quali – quantitativo soddisfacente, per proseguire il lavoro in corso verso l’obiettivo della sostenibilità economica della coltivazione.
Hanno partecipato all’evento: Cesare Trippella, responsabile Nazionale Operazioni Leaf di Philip Morris Italia; Gennarino Masiello, vice presidente nazionale di Coldiretti e Presidente di O.N.T. Italia; Alberto Mantovanelli presidente di OPIT e Diego Furia, direttore di Coldiretti Umbria.
Al centro della riflessione l’Accordo sottoscritto da Coldiretti con Philip Morris Italia, per ripercorrerne gli aspetti che dal 2011 ne hanno caratterizzato la peculiarità, ovvero l’essere modello innovativo ed auspicabile esempio per altri comparti dell’agroalimentare. Una novità che ha il suo punto di forza nel “rapporto diretto tra produttore e manifattura”.
“Bisogna guardare al futuro per valorizzare questi cinque anni di collaborazione e per ribadire la voglia di scommettere sui prossimi cinque anni di programmazione – ha sottolineato Masiello – perché, grazie anche agli importanti investimenti realizzati da PMI in Italia sui “nuovi prodotti”. Questo “accordo” è qualcosa di più e di diverso da un normale accordo commerciale: per la durata fino al 2020, per la garanzia degli impegni contrattuali, per l’attenzione in termini di sostenibilità ambientale e sociale”.
La giornata è stata, pertanto, un momento di positivo confronto per una riflessione sui passi avanti realizzati sul piano della reciprocità del rapporto contrattuale O.N.T. Italia – Philip Morris Italia, in termini di obiettivi e di operatività condivisi in questi anni e che confermano l’importanza di implementare costantemente la collaborazione e l’innovazione – hanno convenuto Trippella e Masiello – cercando di utilizzare al meglio anche l’importante lavoro istituzionale, realizzato sulle regole contrattuali e sui controlli, per garantire trasparenza e semplificazione nel comparto, accrescere la sostenibilità della filiera e creare le condizioni per guardare oltre il 2020.