Miraggio lavoro nel Mezzogiorno, soprattutto in Campania. Secondo le stime della Svimez nel 2013 l’intero Sud perderà quasi il 2 per cento in termini di occupati, mentre il calo sarà più contenuto nelle altre ripartizioni (Nord-Est meno 1,1 per cento, Centro e Nord-Ovest meno 1,3 per cento). A livello regionale in difficoltà soprattutto la Campania (meno 2,5 per cento), Sardegna (meno 2,4 per cento) e Calabria (meno 2,2 per cento). Quadro decisamente diverso invece nel 2014, dove tra le regioni del Mezzogiorno e del Centro-Nord si apre uno deciso spartiacque: negative le prime, positive le seconde. Se infatti il Nord segna più 0,2 per cento e il Centro più 0,1 per cento, con valori compresi tra più 0,1 per cento della Liguria e più 0,4 per cento dell’Emilia Romagna, il Sud rallenta a meno 0,1 per cento. Qui ancora una volta il dato più negativo in assoluto è quello della Campania: meno 0,3 per cento.
2 milioni di giovani in meno – La conseguenza? Una regione sempre più spopolata tra disoccupazione e nuove emigrazioni. Svimez calcola che nell’intero Sud entro il 2065 spariranno due milioni di under 44. “Una terra a rischio desertificazione industriale, dove crollano consumi e investimenti, risale la disoccupazione ufficiale, ma dove in cinque anni le famiglie povere sono aumentate del 30 per cento, pari a 350mila nuclei”, si legge nelle anticipazioni del Rapporto sull’economia del Mezzogiorno 2013 diffuse oggi a Roma.