I consiglieri Muscarà e Viglione: “Via al tavolo tecnico, dopo anni di indifferenza delle amministrazioni Caldoro e De Luca”
“Dopo anni di immobilismo a tutti i livelli istituzionali, i cui effetti producono ancora oggi un incremento esponenziale dell’inquinamento di un’area a ridosso di territori densamente popolati, grazie al Movimento 5 Stelle si dà finalmente il via all’iter che porterà alla bonifica delle cinque discariche al confine tra i Comuni di Pianura e Pozzuoli. Questa mattina, nel corso di un’audizione da noi fortemente voluta in Commissione regionale Ambiente, è stato costituito un tavolo tecnico per coordinare i soggetti coinvolti negli interventi di indagine preliminare e caratterizzazione volto ad accertare lo stato di inquinamento del suolo nell’area dell’ex Sin Napoli-Pianura. Un’operazione arenatasi nel 2013, nonostante uno stanziamento di ben 3,5 milioni di euro da parte del Ministero dell’Ambiente. Si riparte dall’anno zero, ma sarà finalmente possibile avviare le procedure per la bonifica di una delle più grandi bombe ecologiche del nostro paese”. E’ quanto annunciano i consiglieri regionali, Maria Muscarà e Vincenzo Viglione, a margine dell’audizione in Commissione regionale Ambiente alla quale era presente, tra gli altri, il consigliere della IX Municipalità Mario Stoccuto.
“Si esce una volta per tutte da una fase di stallo aggravata, tra gli altri, dall’amministrazione Caldoro che nel 2012, ingiustificatamente, non impugnò il decreto che riperimetrava i Siti di Interesse Nazionale, escludendo l’area di Pianura-Pozzuoli. Un’emergenza passata nel disinteresse dell’attuale amministrazione De Luca, nonostante una conclamata emergenza sanitaria denunciata da comitati di cittadini e avallata dal parere di esperti e dagli esiti di consulenze di periti nominati dalla Procura di Napoli. Con l’istituzione del tavolo tecnico, composto da Regione, Comune di Napoli, Comune di Pozzuoli, Sogesid e Arpac, crediamo si possa finalmente dare il via libera al superamento degli ostacoli burocratici che fino ad oggi hanno impedito di avviare le procedure funzionali agli interventi di bonifica. Saranno inoltre avviate indagini radiometriche e campionamenti in profondità per calcolare il livello radioattività presente nei suoli di Pianura”.