Il workshop sarà aperto dal presidente di Coldiretti Caserta Tommaso De Simone e coordinato da Maria Cristina Masi, veterinaria e collaboratrice dell’IZSM. Primo intervento tecnico sarà affidato ad Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico, che traccerà lo stato dell’arte delle ricerche effettuate e degli strumenti messi in campo. L’Istituto, stando ai dati diffusi a luglio, effettua circa 4 milioni di esami all’anno ed ha raccolto 40 mila di dati in una griglia di tutto il territorio regionale. Una mole di lavoro messo in piedi grazie ai progetti della Regione come Campania Trasparente e Qr-Code. Nel merito di questi strumenti di autocontrollo relazioneranno Alfonso Gallo e Antonio Pizzolante. A chiusura degli interventi tecnici ci saranno le testimonianze di imprese agricole che hanno scelto di certificare i propri prodotti, dimostrando di lavorare in una terra dalle grandi qualità, fertile e produttiva, in grado di offrire le massime garanzie ai consumatori. La chiusura dei lavori sarà affidata a Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale.
“Dopo l’operazione verità che abbiamo voluto a luglio presso i laboratori dell’IZSM a Portici – spiega Masiello – prosegue l’impegno di Coldiretti nello stimolare le imprese nell’utilizzo di queste opportunità. C’è una terra diversa da quella brutta sporca e cattiva che è stata raccontata, fatta di rispetto innovazione e attenzione ai processi produttivi. Il marchio di infamia che ci è stato attaccato ingiustamente va stracciato via. La Campania non ha nulla da nascondere e possiamo dimostrarlo”.