Il rapporto sullo «Stato di crisi negli enti locali» del Consiglio nazionale dell’Ordine dei commercialisti e della Fondazione nazionale dei commercialisti che traccia un quadro dettagliato sulla crisi finanziaria diffusa prevalentemente nelle regioni del Sud (42 % di enti deficitari, 59 % di enti in pre-dissesto, 70 % di enti in dissesto) e concentrata soprattutto in enti di piccole dimensioni. La Campania conta 10 enti deficitari, 20 in pre-dissesto e 33 in dissesto. In tutto 63 amministrazioni in condizioni di seria inagibilità finanziaria.
Ma il singolo dato dei Comuni campani in dissesto è il più elevato in Italia ed anche il più allarmante. Negli ultimi anni, d’altra parte, sono finiti nel tombino infernale del fallimento Lauro, Quindici, Prata di Principato Ultra, Roccabascerana, in provincia di Avellino. Apice, Calvi, Casalduni, Cerreto Sannita, San Leucio del Sannio, nel Sannio. Calvi Risorta, Cancello ed Arnone, Capua, Casal di Principe, Casapesenna, Caserta, Castel Volturno, Maddaloni, Orta di Atella, Piana di Monte Verna, Raviscanina, Recale, San Cipriano d’Aversa, San Gregorio Matese, San Marcellino e San Nicola la Strada, nel Casertano. Secondo l’analisi, il trend è peggiorato negli ultimi tempi, in concomitanza con la crisi economica e finanziaria che ha investito anche l’Italia, per poi segnalare una lieve ripresa più di recente: «Oltre a evidenziare casi di enti che hanno dichiarato il dissesto prima dell’anno 2011, i dati mostrano un incremento di dissesti negli anni 2012-2013-2014 e un lieve decremento negli anni 2015 e 2016».
La ricerca dell’Ordine nazionale dei commercialisti si concentra sull’andamento del fenomeno nel tempo, prendendo come riferimento l’arco temporale 1989-2016, ossia, il periodo intercorrente dalla data di entrata in vigore della normativa sul dissesto fino, più o meno, ai giorni nostri, e ne analizza il trend storico.
Passiamo ai Comuni classificati come deficitari, vale a dire con «gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio rilevabili da una apposita tabella da allegare al rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari». In Campania sono Montoro Inferiore (Av); Pratella(Ce); San Potito Sannitico (Ce); Forio(Na); Liveri(Na); Procida(Na); Quarto(Na); Calvanico(Sa); Pagani(Sa).
Occorre ricordare che un ente si trova in stato di dissesto finanziario quando «non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili» oppure «esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte».