Camposano. La scadenza del 4 settembre entro la quale vanno consegnate le liste è ormai più che vicina.
Una delle poche certezze è la presenza della lista “Prima i cittadini” del sindaco uscente Francesco Barbato che in questi giorni sta presentando agli elettori i propri candidati attraverso dei video diffusi sui social.
Una novità che ha dato uno scossone alla contesa è stata però l’annuncio da parte del dottor Alfredo Vetrano, noto cardiologo Camposanese e responsabile dell’unità di terapia intensiva cardiologica dell’A.O.R.N. di Caserta, della sua volontà di scendere in campo in questa tornata elettorale.
Un balzo in avanti che può essere spiegato solamente con la volontà di rompere con la vecchia classe politica che ha amministrato il paese da molti anni a questa parte, perché se così non fosse, avrebbe atteso che, con molta probabilità, il proprio nome venisse fuori da quella miriade di tavoli che da mesi stanno creando più confusione che candidati. Così, col sostegno di chi ha quei pacchetti blindati di voti, avrebbe potuto rappresentare la sintesi che mette d’accordo l’esercito di candidati che si contrappone a Barbato. Così si rischia di non avere né uomini né numeri ma se si vuole davvero “rottamare” il passato ci vuole il coraggio e la faccia.
Stessa scelta fatta da Onofrio Miele che sui social lancia il suo progetto politico “Camposano Libera e democratica.” Anche questo, senza dubbio, un atto di coraggio ma che crea ancora più frammentazione tra le fila degli oppositori della passata amministrazione. La linea politica scelta da Miele è quella dell’attacco frontale, duro, e soprattutto sfidando l’Onorevole Barbato ad un duello sul campo di battaglia preferito dal sindaco uscente. Quei social sui quali è tanto presente e che tanto hanno contribuito alla creazione di un personaggio mediatico che va oltre i confini di Camposano. Onofrio Miele però, con intelligenza, non ha mai parlato con certezza di una sua candidatura a sindaco, cosa che non gli impedirà, qualora non ci fossero le condizioni per formare una lista che possa giocarsela sul serio, di appoggiare con il suo gruppo un candidato forte e ritagliarsi un ruolo importante per il futuro.
L’opposizione uscente guidata dal dottor Giuseppe Barbati invece gioca secondo le più collaudate “regole” del manuale Cencelli. Studia i numeri e gli umori del paese e lo sonda per capire fino all’ultimo quale delle carte in mano è la migliore da giocare.
Hanno la dottoressa Rescigno che però “pare” si sia chiamata fuori dai nomi papabili. Cosa ribadita da lei stessa in un recente video. Hanno Antonio Giuliano. Uno che in paese ha voti “pesanti” e lo ha dimostrato alle scorse regionali. Giovane ma non certo neofita della materia. Se ne sta buono buono in silenzio come si fa in questi casi e corre a smentire voci e insinuazioni sulla sua candidatura a sindaco per non farsi bruciare. Lui è uno che a questo gioco sa giocare e ha dimostrato di avere due caratteristiche fondamentali: “pazienza e nervi saldi!”
Non bisogna però dimenticarsi dell’altra carta a disposizione. L’eventuale ricandidatura del dottor Barbati. C’è chi dice che Camposano ha voglia di giovani e allora Giuliano, figlioccio e allievo del dottore andrebbe bene per un’operazione del genere e garantirebbe comunque una continuità che non gli farebbe mancare l’appoggio di chi ha sempre appoggiato Barbati. Ma spesso sono chiacchiere. Certi piccoli centri fanno fatica a staccarsi da chi li ha governati per anni e molto spesso è paura di cambiare ciò che si conosce con l’incognita di ciò che può essere. Allora in questo caso il dottor Barbati torna in gioco eccome! Anche lui è lì che aspetta e dirige tavoli dai quali sa che se non esce un nome che li metta d’accordo, finiranno col rifare il suo. Stiamo parlando di uno a cui la politica non gliela può insegnare nessuno e tanto basta per conservare anche il rispetto di molti suoi oppositori politici, di gran parte del paese e forse ancora i voti di una buona metà di esso…
Altri scalciano e combattono cercando di scrollarsi di dosso delle etichette come l’ex vice sindaco dottor Giuseppe Siciliano. Lontano ormai dalla sua ex maggioranza ma troppo tardi secondo quelli che si sono sempre opposti a Barbato.
Intanto, l’ex sindaco, si è trincerato nei suoi due fortini. La sua strategia politica è quella di avere come base i voti della Gescal (il suo parco dei fiori) a cui si è sempre dedicato con la cura del verde e, affidandosi anche al suo uomo di fiducia in loco, l’ex presidente del consiglio comunale Aniello Petillo tanto forte e ben voluto all’interno del rione popolare, puntare forte sulla propria capacità di “tirare la lista”. L’altro fortino dovrebbe essere la frazione di Faibano che tanto si è trasformata in questi cinque anni.
Il 4 settembre è arrivato. È dietro l’angolo. E ci dirà una parte della verità di questa storia. La parte mancante la conosceremo un mese dopo: il 4 di ottobre…
Felice Sorrentino