A Camposano, dopo la perdita della maggioranza in consiglio comunale del sindaco Francesco Barbato e il conseguente arrivo del commissario ad acta, emergono importanti retroscena che fanno chiarezza su un tema che l’opposizione guidata dall’ex sindaco Giuseppe Barbati e il gruppo misto Camposano Libera guidato da Onofrio Miele, ha più volte sollevato in consiglio comunale.
Pare infatti che, per la convocazione del consiglio comunale del giorno 29/11/20 che prevedeva la discussione del bilancio, i documenti relativi allo stesso non siano stati inviati ai consiglieri di minoranza e che quindi, nello stesso giorno (23/11/20) della ricevuta pec di convocazione, hanno fatto richiesta per ricevere copia dei documenti da discutere in consiglio senza ricevere risposta. Il giorno 26/11/20, visto che il consiglio si sarebbe tenuto dopo tre giorni, questi ultimi si sono poi recati nell’ufficio di segreteria comunale per visionare i documenti di cui però, nei fascicoli, risultavano mancare le cartelle numero 3, 5 e 9 e non ottenendo una spiegazione a tale mancanza hanno richiesto l’intervento dei carabinieri della stazione di Tufino che hanno anch’essi riscontrato l’assenza dei documenti in questione. Dinanzi agli uomini dell’arma, il responsabile affari generali comunica che nel pomeriggio avrebbero proceduto ad inviare tutta la documentazione, cosa poi non avvenuta e una volta tornati al comune, intorno alle 17, i consiglieri di minoranza, cioè i membri dell’opposizione e quelli del gruppo misto Camposano Libera che fa capo a Onofrio Miele, si sono visti poi negare la possibilità di riceverne copia con la motivazione che a loro sarebbe stata concessa solo l’eventuale visione. Il giorno 27, quindi a due giorni dal consiglio, Miele, insieme con i membri del suo gruppo Camposano Libera e dell’opposizione, invia a mezzo pec un’ulteriore sollecito che comunque non ottiene risposta.
Questo è quanto accadde nei fatti ed è a questo episodio che si riferiva in consiglio comunale, il dottor Barbati e il gruppo Camposano Libera, quando denunciavano in diretta la mancanza di trasparenza e di rispetto delle leggi da parte della maggioranza guidata dal sindaco Barbato. I documenti in questione, tuttora, non sono stati inviati ai consiglieri degli altri gruppi presenti in consiglio. Un’altro accadimento che ha determinato ancora di più la spaccatura tra quelle parti che una volta erano unite, nella fattispecie il consigliere Onofrio Miele, e che poi hanno portato alla volontà di troncare qualsiasi dialogo per evitare il commissariato a pochi mesi dal voto.
Felice Sorrentino