La sostanziale mancanza di determinazione e di consapevolezza della gravità del problema “immigrazione” , da parte del Governo, a giudizio del Partito Pensionati – ha dichiarato il segretario nazionale, Carlo Fatuzzo – è alla base dell’attuale situazione che il nostro Paese vive, a causa della politica eccessivamente “buonista” , per quanto concerne il problema dell’immigrazione. L’Italia è il naturale confine dell’Europa verso l’Africa ed i Paesi dell’est europeo , ed è lasciata sola, ad affrontare questo problema epocale. Facile, per taluni autorevoli personaggi del nostro Paese, invitare all’accoglienza, ma i problemi sono , poi, degli italiani e dell’intero Paese, che non è più nelle condizioni di ospitare le quotidiane ondate di clandestini che entrano in Italia,attraverso il Canale di Sicilia o dai confini del nord-est . A Ventimiglia,viene permesso, a clandestini o aspiranti profughi che siano, di protestare per il presunto blocco dei francesi, del loro confine con l’Italia. La Francia – ha sottolineato Fatuzzo – non fa altro che esercitare il proprio diritto a tutelare i suoi confini e le proprie leggi. Perché dei clandestini dovrebbero entrare i Francia e girare per l’Europa? Una domanda sorge spontanea: sbaglia la Francia a bloccare o rispedirci clandestini o l’Italia che tutti giorni, suona il “tamburo” dell’accoglienza ? Si è ingenerato nel Paese, un senso di insicurezza, quasi di paura, a causa dei tanti, troppi reati,che si stanno verificando , conseguenza diretta o indiretta, a giudizio del Partito Pensionati – di una politica dell’immigrazione, che ha trasformato l’Italia, in una calamita, che attrae chi è in cerca di miglior fortuna, chi fugge da guerre e persecuzioni e,purtroppo, anche fior di delinquenti .A giudizio del Partito Pensionati – ha concluso Fatuzzo – non servono gli annunci , ma fatti concreti, giungendo anche ad uscire dall’area Schengen e ad attuare tutte le misure necessarie affinchè , questo esodo ,non sia solo un problema italiano, ma europeo. Vi sono milioni di italiani in difficoltà verso i quali serve maggiore attenzione e sostegno e se siamo nelle condizioni di farlo, poi, aiutiamo altri, nei loro Paesi.