CASAMARCIANO- Mano nella mano per aiutare la salita del Santo. Lunedì 23 novembre, alle 12, si rinnova a Casamarciano la suggestiva tradizione della “catena di San Clemente”, processione unica nel suo genere in Campania ed emblema della profonda devozione dei cittadini per il Patrono. La catena è l’ultima tappa del percorso dei devoti che accompagnano la statua del Santo protomartire e si svolge su un’irta salita: è proprio qui, lungo la via che conduce all’originaria chiesa del paese posta in collina, che i fedeli si prendono per mano formando una catena umana per favorire l’ascesa della statua lignea verso i ruderi e creando un’atmosfera di energia e sacrificio che rende l’intera esperienza spettacolare e carica di significato.
Quest’anno l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Manzi ha voluto invitare all’evento religioso anche il prefetto di Napoli Gerarda Pantalone, i sindaci del Nolano ed il presidente dell’Anci Campania Mimmo Tuccillo. Una scelta dettata non solo dalla cortesia istituzionale ma anche dal profondo significato che la ‘catena’ assume per i casamarcianesi e che gli amministratori vogliono condividere con tutte le istituzioni in un momento particolarmente difficile per chi gestisce la cosa pubblica. “Per noi casamarcianesi- spiega il sindaco Manzi- la catena è un simbolo perché è con quella stessa unità di intenti, con il medesimo vigore e la stessa convinzione che la nostra piccola comunità affronta da sempre le alterne vicende della sua esistenza. Vorremmo che secondo quegli stessi principi fossero intesi anche i rapporti tra istituzioni: con unione, impegno ed energia per creare una catena salda ed indistruttibile tra chi ha cuore, per indole e per ruolo, la cosa pubblica”.