“Venerdì 6 gennaio, nella tensostruttura presso il Rione Gescal, in una manifestazione non autorizzata, in presenza dei bambini e delle insegnanti della scuola d’infanzia “Anna Del Campo” e approfittando del pubblico presente per la tombolata organizzata dal Forum dei Giovani, il signor Luigi Tortora ha donato un defibrillatore alla Protezione Civile.
Senza intaccare la libertà di nessuno – ognuno può comportarsi come meglio crede – ci preme sottolineare alcuni punti che, a nostro avviso, sono importanti per far luce su questa vicenda.
L’11 giugno 2016, la Pro Loco Hyria, non senza polemiche, inizia il progetto Casamarciano Città Cardioprotetta, che prevede una serie di eventi atti a finanziare l’acquisto e la donazione alla comunità di defibrillatori e l’organizzazione di corsi di formazione per l’uso dei dispositivi salvavita.
Un progetto aperto, che, oltre a fregiarsi del Patrocinio Morale del Comune di Casamarciano, porta sin dall’inizio, nell’intestazione, la firma di tutte le associazioni. Numerose riunioni sono state organizzate, sia nella fase embrionale del progetto, sia in itinere. A tutte queste riunioni è sempre stata invitata la Protezione Civile, alla quale sarebbe toccato proprio il compito, come più volte detto, della gestione dei defibrillatori.
Adesso si scopre di questa iniziativa ambigua, che scavalca in un sol colpo tutte le associazioni e svilisce il senso stesso della manifestazione. E qualche domanda nasce spontanea…
Vista la partecipazione attiva al progetto, da dove è nata l’esigenza per la Protezione Civile di rendersi sola ed unica protagonista? E questi paladini della solidarietà dell’ultim’ora, come mai hanno preferito ignorare un’iniziativa nata spontaneamente da forze associative libere, anziché collaborare come si fa tra persone civili e realmente interessate al bene comune?
Qualcosa ci sfugge e chiediamo al Sindaco di fare chiarezza: come e dove è nata e a cosa potrebbe mai portare un’attività parallela a un progetto patrocinato dal Comune?
Se si fossero unite le forze si sarebbe potuto pensare all’acquisto, oltre che del defibrillatore, di ulteriori strumenti per la prevenzione e la salute. Invece, per un sentimento di arrivismo becero ed egoistico, si è limitata notevolmente la portata del progetto.
La chiarezza e la trasparenza al primo posto! Da parte nostra, tutti i versamenti e le donazioni sono e saranno sempre resi pubblici a tutti. A breve chiuderemo il progetto, investendo le competenze necessarie per gestire una così seria e delicata operazione, i professori, i dottori e gli operatori sanitari, in un incontro pubblico per la migliore gestione dei defibrillatori e la maggiore fruibilità dei corsi che predisporremo.
Siamo amareggiati perché si è preferita la vanagloria al senso di solidarietà che ha caratterizzato fin dall’inizio il progetto Casamarciano Città Cardioprotetta e che sempre dovrebbe essere trave portante di tutte le attività culturali e di volontariato, soprattutto in una piccola comunità come la nostra.
Non possiamo fare altro che dissociarci e prendere le distanze da chi, per motivi poco chiari, non ha avuto il coraggio e i buoni propositi di affrontare questo importantissimo percorso insieme.
Noi della Pro Loco continueremo per la nostra strada, impegnandoci a soddisfare le esigenze ed intercettare le sensibilità di chi finora ci ha sostenuto spontaneamente e con grande passione.”
9 gennaio 2017 – Il direttivo della Pro Loco Hyria