L’area nolana diventa modello di gestione ambientale. La Convenzione per la gestione associata dei rifiuti da parte dei 58 comuni rientranti nell’A.t.o.3 infatti è passata grazie alle modifiche imposte dai Comuni dell’Agro. Il nuovo testo tutela i diritti di cittadini in tema di salute, ambiente, equità fiscale e recepisce in toto l’esperienza e le lunghe battaglie del Nolano in materia di rifiuti. Il deliberato ha non a caso come riferimento l’Accordo di programma dell’area nolana, siglato nel 2012 con Regione e Provincia.
Dal nuovo testo modificato emerge la particolare attenzione sul tema della raccolta differenziata su cui i sindaci dell’area, da sempre virtuosa, hanno dato battaglia. Introdotto il principio di riduzione della produzione dei rifiuti con specifico piano di potenziamento della differenziata (da approvare in seno ai Consigli comunali entro sei mesi dalla stipula della Convenzione), i primi cittadini del Nolano hanno inoltre imposto che ai fini della determinazione della tariffa si tenga conto delle differenze tra i Comuni dando un colpo di spugna alla paventata tariffa unica che avrebbe penalizzato i paesi e le città che meglio si adoperano per differenziare. Importante nella Convenzione la previsione che nel piano d’ambito il rifiuto stabilizzato ai fini della ricomposizione ambientale delle cave e delle discariche dimesse sia quello certificato con il codice CER 190503, come previsto dalla normativa vigente. Infine, nel documento è stato introdotto uno sbarramento alle consulenze, con una limitazione a quelle di altissimo profilo.
“Questa vittoria istituzionale, ottenuta mettendo sul tavolo le competenze e le esperienze del nostro territorio, dimostra come il Nolano sia l’esempio da seguire, l’apripista quando si discute di trattamento e smaltimento rifiuti- afferma il sindaco di Casamarciano Andrea Manzi, presidente del Tavolo di Coordinamento per l’emergenza ambientale dell’area nolana, fautore della battaglia per la modifica del testo della Convenzione e coestensore dell’ultima definitiva bozza.
“Grazie all’impegno dei sindaci del Nolano- continua- abbiamo salvaguardato i cittadini dei Comuni dell’A.t.o. 3, prima impedendo alla città di Napoli di sversare nello Stir poi facendo recepire le modifiche in tema di differenziata, tariffe, consulenze. Il Nolano si è mostrato in grado di imporre con diplomazia un modello di gestione che conosce ed utilizza da anni e che dovrà essere preso ad esempio dalle altre aree”.