La Compagnia della Guardia di Finanza di Mondragone ha portato a termine ulteriori accertamenti investigativi nell’ambito di una più ampia indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per la repressione del caporalato in agricoltura. Dopo l’arresto di una coppia di caporali avvenuto lo scorso mese di ottobre, a finire nelle maglie della repressione giudiziaria è stato questa volta un altro caporale di nazionalità rumena che gestiva in media oltre trenta braccianti, per lo più dell’est Europa, che venivano quotidianamente prelevati dalle piazze di raccolta e portati a lavorare in campagna in condizioni di evidente sfruttamento.