In data 06/04/2017 l’ASL di Salerno ha comunicato i risultati dell’indagine epidemiologica per il caso di meningite meningococcica occorso in una studentessa iscritta al terzo anno del corso di laurea in “Beni Culturali e Discipline delle Arti e dello Spettacolo, Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali”.
L’inchiesta ha rivelato i luoghi maggiormente frequentati dalla 21enne nei giorni prima della diagnosi (visibili anche in allegato) in modo da informare eventuali persone entrate in contatto e consigliare loro di confrontarsi con il proprio medico di base. La studentessa è in attuale stato di ricovero presso l’Ospedale di Napoli “D. Cotugno”.
Detto ciò, l’unico reale pericolo risiederebbe nello scoppio di un inutile allarmismo nella popolazione accademica e in quella civile. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un’incalzante iper-sensibilizzazione mediatica, riguardo una tematica che è stata quasi presentata come una moda del momento. I casi di meningite non sono assolutamente una novità di quest’anno e gli organi di competenza sono sempre stati in grado di gestirli.
(statistiche: http://www.epicentro.iss.it/…/meningi…/EpidemiaMediatica.asp)
Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Salerno è già a lavoro per l’attivazione delle procedure previste in tali circostanze dal Ministero della Salute, coinvolgendo il Servizio Prevenzione e Protezione e il Medico Competente dell’Ateneo.
Quindi con calma e razionalità’, si suggerisce agli eventuali interessati di leggere il comunicato e a tutti gli altri di continuare a rispettare le COMUNI norme di igiene.
Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Salerno, chiamando ai seguenti numeri: 089691111 (centralino) – 089 692918 – 089 692914, o delle AASSLL di residenza”. Queste le indicazioni dell’azienda sanitaria locale. C’è preoccupazione per un’infezione, quella da meningococco, contagiosa e pericolosa . Per questo motivo, già ieri mattina, è scattata la ricerca dei contatti più stretti con la ragazza per l’avvio della profilassi. L’Asl frena però l’allarme invitano a seguire le indicazioni fornite.
Antonio De Rosa