di Lucio Ianniciello
Dopo una salvezza sofferta e bella, ottenuta anche grazie all’ottimo lavoro dell’avvocato Chiacchio che ha alleggerito di molto l’impianto accusatorio relativo al calcio scommesse fino quasi a smontarlo, cosa riuscita egregiamente con il caso Trotta, ecco nascere un’altra spina per l’ Us Avellino. A quanto pare, a primo impatto, con la punta meno acuminata.
Il Presidente del Catanzaro Giuseppe Cosentino e’ finito agli arresti domiciliari per riciclaggio di soldi relativamente alla sua azienda di import export. In questo ambito ci sarebbe anche la partita Catanzaro – Avellino del 5 maggio 2013, valsa la promozione in B per i lupi. I magistrati sostengono che il match sarebbe stato addomesticato, accordo per il pari. Risultato che avrebbe garantito la salvezza del Catanzaro e la promozione dell’Avellino. Tuttavia fini’ con la vittoria dei biancoverdi. Ed è qui che la tesi dei magistrati diventa non proprio lineare, la vittoria del Perugia avrebbe costretto l’Avellino a vincere, tanto è vero che un giocatore del Catanzaro sul risultato ancora di parità “avrebbe deliberatamente fallito due occasioni”. Il fatto è che la sconfitta dei calabresi porto’ comunque gli stessi a salvarsi per via dei concomitanti risultati di Prato e Andria. Per tale motivo la combine è un’ipotesi tutta da dimostrare.